Milano, Comune ordina abbattimento degli alberi del Giardino di via Scaldasole, la piccola oasi verde all'angolo con corso di Porta Ticinese

Milano, Comune ordina abbattimento degli alberi del Giardino di via Scaldasole, la piccola oasi verde all'angolo con corso di Porta Ticinese
Il Giornale d'Italia INTERNO

Il Comune di Milano ha ordinato l'abbattimento di tutti gli alberi presenti nel Giardino di via Scaldasole, una piccola oasi verde nel cuore della città, in una zona estremamente densa di abitazioni, uffici, negozi e bar. Sul prato, prima dell'abbattimento, erano presenti gelsi, castagni, querce, nespoli, aceri bordeaux e verdi, melograni, lecci, il mandorlo, limoni che in 15 anni erano cresciuti creando un spazio tranquillo e protetto, a disposizione di tutti, nella piccola via che fa angolo con Porta Ticinese, conducendo in via Arena. (Il Giornale d'Italia)

Ne parlano anche altre fonti

La fuga di Giacomo Bozzoli potrebbe essere iniziata almeno 8 giorni prima la sentenza della Cassazione, che ha reso definitiva la condanna all’ergastolo per l’omicidio dello zio Mario. Con un passaggio della sua Maserati Levante rilevato alle 5.51 del 23 giugno da Manerba, in provincia di Brescia. (Open)

La villa con il patio, le porte da calcio, il grande prato all'inglese, lasciato incolto da qualche settimana, in cui i carabinieri non hanno trovato Giacomo Bozzoli, l'uomo che ad oggi risulta ancora irreperibile dopo la condanna in via definitiva per l'omicidio e la distruzione del cadavere di suo zio Mario nel forno della fonderia a Marcheno, in provincia di Brescia, l'8 ottobre 2015. (leggo.it)

Giacomo Bozzoli è fuggito all’estero, forse in Francia, a bordo della sua Maserati. Il 39enne, condannato in via definitiva all’ergastolo due giorni fa per aver ucciso lo zio Mario, imprenditore del Bresciano gettato nel forno della fonderia la sera dell’8 ottobre 2015, è ancora irreperibile. (L'Unione Sarda.it)

Antonella Colossi, chi è la moglie di Giacomo Bozzoli con cui è fuggito: la galleria d'arte, le ville sul lago e a Ortisei, le auto di lusso

Il 39enne condannato all'ergastolo per l'omicidio dello zio Mario, è sempre rimasto libero dall'inizio della vicenda datata 8 ottobre 2015 ad oggi. Per i vicini di casa, Bozzoli, la moglie e il figlio piccolo, non si vedrebbero da una decina di giorni. (Tuttosport)

I misteri e i nodi irrisolti di una vicenda che prende le mosse nell'8 ottobre 2015, quando l'imprenditore bresciano Mario Bozzoli, 50 anni, dopo avere avvertito la moglie che sarebbe arrivato in ritardo a una cena sul lago di Garda, sparì nel nulla (AGI - Agenzia Italia)

La villa con il patio, le porte da calcio, il grande prato all'inglese, lasciato incolto da qualche settimana, in cui i carabinieri non hanno trovato Giacomo Bozzoli, l'uomo che ad oggi risulta ancora irreperibile dopo la condanna in via definitiva per l'omicidio e la distruzione del cadavere di suo zio Mario nel forno della fonderia a Marcheno, in provincia di Brescia, l'8 ottobre 2015. (ilmessaggero.it)