Borse cinesi in rialzo: Shanghai sale dello 0,67%, Shenzhen chiude a +2,19%
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Le borse cinesi hanno concluso la giornata in positivo, alla vigilia dell’importante decisione sui tassi di interesse da parte della banca centrale cinese. A Shanghai, l’indice Composite ha registrato un incremento dello 0,67%, raggiungendo i 3.346,01 punti. Parallelamente, la borsa di Shenzhen ha visto il suo indice balzare del 2,19%, attestandosi a 2.009,86 punti, grazie alla spinta del settore high-tech, in attesa dei risultati del colosso Nvidia (Borse.it)
La notizia riportata su altre testate
Capitombolano le banche ma tutto il listino frana con loro e Milano è ‘maglia nera’ in Europa, spaventata dai timori di una guerra nucleare. 11.14 – Milano maglia nera in Europa -2,2% (Lettera43)
Le Borse europee aprono la giornata in modo volatile, con i mercati ancora focalizzati sulle decisioni di Donald Trump per completare la squadra della sua futura amministrazione. Le incertezze politiche e le lacune nei ruoli chiave continuano a influenzare il clima degli investitori. (QuiFinanza)
Le Borse europee chiudono in rosso, pesantemente influenzate dalle crescenti preoccupazioni per l’escalation del conflitto tra Russia e Ucraina, sebbene i cali siano stati inizialmente più pesanti. (FIRSTonline)
La maglia nera è della Popolare di Sondrio (-2%). La Borsa di Milano si muove debole con il Ftse Mib che cede lo 0,67% a 33.531 punti con le prese di beneficio sui bancari (qui i listini in tempo reale), dopo i rialzi della scorsa settimana sulla scorta delle mosse di Banco Bpm (-1,7%) sul Monte dei Paschi di Siena (-1%). (Corriere della Sera)
Wall Street ha chiuso positiva in attesa dei conti di Nvidia, domani, con Tesla scoppiettante su indiscrezioni legate al sostegno del governo Trump allo sviluppo delle auto a guida autonoma. L’Asia ha seguito il buon umore Usa. (FIRSTonline)
Le borse europee chiudono in ribasso, frenate in parte dall’escalation di tensioni in Ucraina. A Piazza Affari, il Ftse Mib termina in calo dell’1,3% a 33.324 punti, con Telecom Italia (-4,1%), Banca Popolare di Sondrio (-3,85%), Finecobank (-3,6%) e Banca Mediolanum (-3,2%) in coda. (Finanza.com)