L’addio al tennis di Rafa Nadal

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Quando due anni fa Roger Federer annunciò il suo addio al tennis, il nostro indimenticato Roberto Perrone commentò perfido che «in realtà non c’era più da tre anni», tanto aveva impiegato per «ammettere di aver compreso la lezione del suo corpo che in questo periodo è stato più in infermeria che sui campi». Il più grande tennista di sempre «come un pensionando qualsiasi non voleva mollare la cadrega, nel suo caso la racchetta (Tempi.it)

Ne parlano anche altre fonti

Il fuoriclasse maiorchino attende il suo rivale nella semifinale del torneo esibizione di Riyadh. Gli appassionati di tutto il mondo attendono di vederlo di nuovo in campo, pochi giorni dopo l'annuncio del ritiro (DAZN)

Dei tre grandi tennisti che hanno dominato il circuito negli ultimi 20 anni, ormai, resta in attività solo il serbo (Open)

Da allora il ragazzino di Manacor, in quel rettangolo di 23,87 metri per (quasi) undici che delimita il campo da tennis, di strada ne ha fatta tanta. Gioca ogni punto come se la tua vita dipendesse da quello. (ilmessaggero.it)

Nadal-Federer, il passaggio di consegne a Wimbledon 2008, il ritiro di Roger tra le lacrime

L'addio di Nadal al tennis: storia di un campione che ha segnato un'era (La Stampa)

L a verità? Avevo ancora stampato sulle labbra il sorriso dato dalla superba prestazione di Jannik Sinner, quando è giunta la notizia del video di Rafa Nadal, con il quale annunciava il ritiro che avverrà dopo la conclusione della Coppa Davis. (La Gazzetta dello Sport)

Se la vita è un sogno (però i sogni non sempre aiutano a viverla meglio: negli ultimi due anni Nadal si è illuso di essere ancora un tennista professionista ricavandone in cambio indicibili sofferenze fisiche), il 24 novembre 2024 è una domenica con il canovaccio già scritto: a Malaga, la Coppa Davis verrà assegnata al doppio decisivo tra Italia e Spagna; in campo il numero uno, l’icona e l’erede: Jannik Sinner, Rafa Nadal e Carlos Alcaraz. (Corriere della Sera)