Quel pericolo al volante che diventò l’eroe della F1
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Secondo Alain Prost era «un pericolo al volante», James Hunt da telecronista lo adorava, mentre il patron della Formula 1 Jean-Marie Balestre lo riteneva «un piantagrane». Per altri Ayrton da Silva fu il più grande pilota di sempre, anche se nelle prime gare lo chiamavano “Arinton”, storpiandone il nome. Senna di Vicente Amorim è la serie su Netflix che racconta in sei puntate quel prodigioso atleta, dalle piste go-kart di Norfolk in Inghilterra frequentate da adolescente, fino ai tre titoli vinti in quattro anni di Formula 1 nella scuderia McLaren, prima del fatale incidente a Imola nel 1994 (ilmessaggero.it)
Ne parlano anche altre testate
Imola, giovedì 28 aprile 1994, ora di pranzo. È una splendida giornata, il sole picchia sul circuito di Formula 1. C'è silenzio. Ayrton Senna (34 anni compiuti a marzo) è già alle prese con le interviste. (Corriere della Sera)
Ayrton, sacrifici e passione: una missione da compiere, attimi di felicità concessi alla dimensione totalizzante dell’essere pilota. Logorato dalla consapevolezza di inseguire una normalità impossibile. (Corriere della Sera)
La miniserie, in sei episodi, rappresenta una pietra miliare dell'industria dell'intrattenimento brasiliana. A portare in scena il campione automobilistico è Gabriel Leone, protagonista di Dom e già visto in Ferrari. (Sky Tg24 )
Sei mesi di riprese in cinque paesi (Brasile, Argentina, Uruguay e Irlanda del Nord), più di 2000 persone nel cast e 14.000 comparse. La storia di Ayrton Senna ha debuttato oggi su Netflix. Senna, in sei episodi, racconta di trionfi, delusioni, gioie e dolori di Ayrton, svelando la sua personalità e le sue relazioni personali. (la Repubblica)
Lo ricordiamo con un ritratto in chiaroscuro del pilota tuttora amatissimo, una leggenda dello sport, santo laico in Brasile e mito nel resto del mondo, inattaccabile dal tempo, anzi incrementato con gli anni, come Ali o Maradona. (La Gazzetta dello Sport)
Sei episodi che racconteranno il pilota brasiliano tre volte campione del mondo (LAPRESSE)