Dall'arrivo al Milan deciso in trattoria alle parate tra i ganci di ferro: chi era "Longo" Cudicini

Dall'arrivo al Milan deciso in trattoria alle parate tra i ganci di ferro: chi era Longo Cudicini
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La Gazzetta dello Sport SPORT

Il Ragno Nero non vola più. Fabio Cudicini si è spento ieri a Milano. Aveva 89 anni. Era un portiere triestino alto (1,91), elegante, gentile e ironico. Indossava una calzamaglia nera. Lo chiamavano il Ragno Nero. Aveva giocato con Udinese, Roma e Brescia. Poi a 32 anni, ("A fine carriera"), era andato al Milan. Giocò invece altre cinque stagioni e vinse tutto: scudetto, Coppa Italia, Coppa delle Coppe, Coppa Campioni e Intercontinentale. (La Gazzetta dello Sport)

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Lutto Il ‘Ragno Nero’ si è spento ieri sera all’età di 89 anni. Con le maglie di Milan e Roma ha conquistato tutti i trofei nazionali e internazionali per squadre di club (FIGC)

È morto all'età di 89 anni Fabio Cudicini, conosciuto come il «Ragno nero», storico ex grande portiere della Roma e del Milan. Ciao Fabio» scrive il Milan sui social annunciando la scomparsa. (Corriere della Sera)

Un anno con Fabio Cudicini gli è bastato per imparare del calcio tutto quello che ancora non sapeva. Era il punto di riferimento dello spogliatoio, ovviamente assieme a Rivera, e tutti lo stavano ad ascoltare come si ascolta un maestro. (La Gazzetta dello Sport)

Riccardo Sogliano ricorda Fabio Cudicini: "È stato un fratello maggiore"

E quel soprannome, figlio di un’altra epoca e di un calcio che si poteva vedere quasi soltanto allo stadio, è entrato nell’immaginario dello sport italiano. Era nato a Trieste il 20 ottobre 1935 ma calcisticamente si era formato nelle giovanili dell’ Udinese che l’aveva acquistato nel 1950 appena quindicenne. (Tuttosport)

È famoso per essere stato il portiere dei successi del Milan di fine Anni 60, ma la squadra in cui ha giocato più di ogni altra è stata la Roma. Arrivato nel 1958, dopo poco tempo tolse il posto di titolare a Luciano Tessari, che qualche anno dopo sarebbe stato il suo allenatore proprio al Milan. (Il Romanista)

L’ho vissuto soltanto per una stagione, ma ne ho apprezzato lo stile, la serietà, la dedizione al lavoro. Era una persona a modo. (Sport Mediaset)