Trump, 'mio figlio Don in Groenlandia, lì sono Maga'

Trump, 'mio figlio Don in Groenlandia, lì sono Maga'
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Tuttosport ESTERI

Donald Trump ha confermato le indiscrezioni di stampa secondo le quali il figlio Don starebbe per arrivare in Groenlandia, qualche giorno dopo che il presidente eletto aveva lasciato intendere di volerla annettere. "Ho sentito dire che il popolo della Groenlandia è Maga", ha scritto il tycoon su Truth. "Mio figlio, Don Jr, ed altri mie rappresentanti si recheranno lì nei prossimi giorni. E' un posto incredibile e la gente ne trarrà enormi benefici se e quando diventerà parte della nostra nazione. (Tuttosport)

Se ne è parlato anche su altre testate

Lo ha detto la premier danese Mette Frederiksen dopo le minacce di annessione dell'isola, che fa parte del territorio della Danimarca, da parte del presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump. (Corriere del Ticino)

Detto della piccata risposta del primo ministro della Groenlandia, Mute Bourup Egede, che dopo le dichiarazioni aveva espresso sui social l'assoluta contrarietà a un'entrata in materia – «La Groenlandia non è in vendita e non lo sarà mai» –, il tycoon è tornato, nelle scorse ore, alla carica. (Corriere del Ticino)

Il tycoon "Gli Stati Uniti non possono più sopportare l'enorme disavanzo commerciale i sussidi di cui il Canada ha bisogno per rimanere a galla" si legge ancora nel post. Trump corteggia il Canada e vuole prendersi la Groenlandia. (Today.it)

Panama e Groenlandia: le sfide di Trump alle vie della Seta e dell’Artico

Quindici giorni prima di sbarcare a Capitol HIll per l’insediamento, il ciclone Trump ha investito la Groenlandia: dopo il nuovo messaggio che il presidente eletto ha affidato al suo social Truth alla vigilia di Natale, in cui tornava ad allungare le mani verso l’isola artica ribadendo che gli Stati Uniti devono acquisirne “la proprietà e il controllo”, la Groenlandia ha accelerato la corsa per ottenere la completa indipendenza dalla Danimarca. (la Repubblica)

Il presidente eletto ha annunciato il viaggio del figlio Don nel territorio autonomo danese (LAPRESSE)

Lasciando da parte il Canada che pure avrebbe una sua logica economica, ancorchè una storia difficilmente conciliabile, il Canale di Panama e la Groenlandia meritano un approfondimento diverso ad esempio dal punto di vista commerciale e di quell’interscambio via mare che è diventato (o forse è sempre stato) la chiave di lettura per gli equilibri del pianeta. (Nicola Porro)