Kiev, il medico dell'ospedale: “I miei piccoli persi per sempre”

Kiev, il medico dell'ospedale: “I miei piccoli persi per sempre”
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La Stampa ESTERI

«Questi bambini non si riprenderanno mai più. Una mia paziente era in cura da me, perché era rimasta gravemente traumatizzata da un precedente bombardamento nel suo villaggio. Da medico, dico: non so con che coraggio questi bambini torneranno in ospedale, il luogo che doveva curarli e proteggerli, dopo quello che è successo». Valery Bovkun è il capo del dipartimento di microchirurgia ricostrutti… (La Stampa)

La notizia riportata su altri media

“I pediatri italiani sono a disposizione delle istituzioni italiane e internazionali per fornire supporto medico ai bambini feriti e alle loro famiglie, offrendo piena collaborazione per attività di accoglienza e assistenza. (Società Italiana di Pediatria)

E non parlo delle cause e delle ragioni, parlo dei popoli. Al momento siamo a quota zero: ZERO. (Panorama)

I bambini, i civili, i servizi e le strutture essenziali DEVONO essere protetti. In seguito all’attacco che ha danneggiato l’ospedale per bambini di Okhmatdyt a Kiev ieri 8 luglio 2024, l’UNICEF ha fornito: kit di emergenza sanitari e di primo soccorso, lampade a energia solare, acqua potabile, supporto per la salute mentale e psicosociale, kit igienici, kit ricreativi e materiali per bambini. (UNICEF Italia)

Quelle fake news sul "bombardamento" dell'ospedale pediatrico di Kiev. E l'omertà sui mercenari inglesi (A. Puccio)

Putin In guerra (salvo per chi ha sottoscritto le Convenzioni di Ginevra e mantiene la parola data) tutto è lecito. Se Volodymyr Zelensky inviasse dei sicari ad uccidere Vladimir Putin, ed essi avessero successo, chissà che questo non potrebbe portare alla fine del conflitto. (Italia Oggi)

«Ho sempre fatto un viaggio all’anno in solitaria: Portogallo, Cipro, Turchia, Balcani… Io… Voleva tornare in Ucraina a un anno di distanza dal suo primo viaggio, e la manifestazione per la pace in programma giovedì 11 luglio a Kiev gli è parsa l’occasione giusta. (La Repubblica)

Un’altra bella paginetta di informazione compiacente e poco propensa alla verifica delle notizie si è avuta dopo il bombardamento all’ospedale di Kiev da parte dei nostri giornali che hanno scritto tutto quello che gli passava per la mente meno la verità. (Farodiroma)