Netanyahu all'Onu: "Palude antisemita". L'avviso a Teheran. "Pronti a colpirli"

Netanyahu all'Onu: Palude antisemita. L'avviso a Teheran. Pronti a colpirli
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il Giornale ESTERI

Benjamin Netanyahu non ha alcuna intenzione di allentare la presa nella guerra contro Hezbollah e Hamas. Nella notte l'ufficio del premier israeliano aveva fatto sapere di condividere gli obiettivi degli Usa sul cessate il fuoco in Libano, ma una volta arrivato al Palazzo di Vetro dell'Onu tra le proteste (migliaia di persone sono scese in strada a Manhattan e una decina sono state arrestate per aver bloccato il traffico), ha promesso di continuare a colpire Hezbollah e combattere «fino alla vittoria totale» contro Hamas. (il Giornale)

Ne parlano anche altre fonti

“Non avevo intenzione di venire quest’anno, Israele è in guerra e sta combattendo per la sua vita, ma dopo aver ascoltato le bugie e le calunnie pronunciate da molti speaker su questo podio, ho deciso di venire per dire chiaramente come stanno le cose, per parlare per il mio popolo, per parlare per il mio Paese e dire la verità”. (L'HuffPost)

Netanyahu e il suo discorso delirante all'Onu: il premier dello Stato ebraico oggi ha attaccato frontalmente l'organizzazione, durante l'Assemblea generale delle Nazioni Unite. (Il Giornale d'Italia)

Nel suo intervento all’ONU di venerdì, Benjamin Netanyahu ha subito gelato le speranze di chi insiste per un cessate il fuoco (Stati Uniti e Francia ne avevano chiesto mercoledì uno “immediato di 21 giorni”). (RSI.ch Informazione)

Netanyahu all'Onu: alcune delegazioni abbandonano la sala quando il premier israeliano inizia a parlare

Questi assassini selvaggi vogliono non solo distruggere noi ma anche distruggere la nostra civiltà comune, riportarci all’epoca buia della tirannia e del terrorismo": con queste parole il premier Benjamin Netanyahu ha tratteggiato ieri alle Nazioni Unite le condizioni in cui versa lo Stato ebraico che, in seguito ad una guerra a Gaza ed in Libano che si trascina da un anno, è oggi in condizioni di crescente isolamento. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

NEW YORK. «Basta così» dice Benjamin Netanyahu dal podio dell’Assemblea generale dell’Onu davanti a una sala quasi deserta, dove i delegati dei Paesi arabi lasciano i loro scranni quando il premier israeliano prende la parola e sulle tribune ci sono le famiglie degli ostaggi che di tanto in tanto applaudono. (La Stampa)

Netanyahu all'Onu: alcune delegazioni abbandonano la sala quando il premier israeliano inizia a parlare (La Stampa)