«Putin non avvierà i negoziati finché non avrà ripreso Kursk»

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Corriere del Ticino ESTERI

Nel frattempo il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov ha confermato che il colloquio telefonico tra il presidente russo Vladimir Putin e il cancelliere tedesco Olaf Scholz è durato un'ora. «Un'ora, un'ora», ha dichiarato in un'intervista al giornalista di VGTRK, come riporta la Tass (Corriere del Ticino)

Su altre testate

Chi sapeva della telefonata? «Per le cose tedesche fate riferimento ai tedeschi», rispondono al Corriere dal Consiglio di Sicurezza nazionale della Casa Bianca. Non è una questione di etichetta, di cortesia, né di lana caprina. (Corriere della Sera)

Putin ha ascoltato Scholz parlare in tedesco, lingua che conosce molto bene dopo gli anni da agente del Kgb trasco… Ed è durata «un’ora». (la Repubblica)

Il presidente statunitense Joe Biden condividerà le sue preoccupazioni con gli altri leader sull’arrivo dei soldati nordcoreani in Russia. “Si aspettava una serie coordinata di decisioni politiche" in risposta all'accordo nordcoreano. (la Repubblica)

Putin, la pace secondo lo zar: il diktat all’Occidente sui confini post-guerra

Per essere più precisi, ha smesso di credere nell’utilità di parlargli, dopo averlo ascoltato fino quasi all’alba a un vertice a Milano, dopo avergli parlato per quattro ore in Australia, dopo avergli telefonato più di quaranta volte in un anno e aver fatto fare al suo allora ministro degli Esteri e oggi presidente tedesco Frank-Walter Steinmeier decine di round negoziali con i diplomatici russi. (La Stampa)

Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un’intervista a Suspilne in occasione del centenario della radio ucraina.”Dobbiamo fare tutto affinché questa guerra finisca l’anno prossimo. Milano, 16 nov. (Agenzia askanews)

Putin resta fermo sulle condizioni poste all’Ucraina per il negoziato, quasi un ultimatum: riconoscimento dell’annessione russa delle quattro province del sud e dell’est del Paese (Kherson, Zaporizhzhia, Donetsk e Luhansk), oltre la linea attuale del fronte, garanzia di neutralità e quindi non ingresso nella Nato, fine degli aiuti occidentali a Kiev e delle sanzioni contro Mosca. (ilgazzettino.it)