Sanremo, il ritorno dei Coma Cose: «Super emozionati di cantare all’Ariston»
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È un pomeriggio luminoso a Milano. Nel bar con le pareti gialle il sole entra dalle vetrate, riflettendo l’emozione di Fausto e Francesca e dei loro amici quando, dal televisore sintonizzato sul Tg1 delle 13. 30, Carlo Conti svela la lista dei big in gara al festival di Sanremo 2025. E pronuncia il nome tanto atteso: Coma Cose. Scatta il brindisi, parte il coretto e nel locale esplode la gioia per l’inizio di una nuova avventura. (Il Messaggero Veneto)
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Ma mancano le cose che meno ti aspetti, la musica che gira intorno allo streaming, quella delle band e degli artisti alternativi. Mangiarotti C’è di tutto. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Una scelta in linea con l'era Amadeus, dalla quale non prende giustamente le distanze ma di cui segue il filone, che propone il giusto mix di outsider unito alle grandi realtà della nostra musica. Alcuni nomi nuovi, qualche ritorno e un numero che fa già tremare: 30 canzoni (e 4 da Sanremo Giovani), per il Festival di Sanremo 2025 di Carlo Conti che ha appena annunciato i Big al Tg1 delle 13,30. (DiLei)
La cantante ascolta l’annuncio di Carlo Conti al Tg1 e festeggia con i nonni, che accolgono con commozione il ‘verdetto’ del direttore artistico e conduttore. (CremonaOggi)
(Adnkronos) – Tra gioia e ironia, i 30 big annunciati in gara al prossimo Festival di Sanremo 2025 esultano sui web. Dopo l’annuncio di Carlo Conti al Tg1, i profili social degli artisti selezionati si sono subito popolati di post per comunicare la notizia ai fan. (CremonaOggi)
E subito si prospetta un duello che va ben oltre la musica: quello tra Fedez e Tony Effe, che si vedranno sul palco dopo mesi di dissing sui social, complice la rivalità per Chiara Ferragni. L’annuncio dei cantanti in gara si rivela poi una doccia fredda per Al Bano, che non ha mai nascosto di tenere moltissimo al suo ritorno all’Ariston. (OGGI)
Quest'anno il Festival si terrà dall'11 al 15 febbraio. «Quello che è arrivato musicalmente dai cantautori non è più un macromondo, non vanno a parlare di guerra e immigrazione» ha spiegato Carlo Conti nei giorni scorsi al podcast «Pezzi». (Corriere della Sera)