Matteo Salvini, la “terza via” un po’ Bossi e un po’ Maroni: l’avviso (anche) agli alleati

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Né di lotta, né di governo. O meglio: non solo di lotta e non solo di governo. Se si dovesse sintetizzare in un’espressione la due giorni di Pontida, quella di Salvini è stata l’inaugurazione della “terza via”: la “lotta nel governo” o “il governo di lotta”. Toni tutto sommato moderati, persino accomodanti rispetto agli alleati (specie verso Tajani, con il quale il leader ha battibeccato spesso, ma non questo weekend, quando invece gli ha porto le sue scuse per gli striscioni dei giovani leghisti), ma concetti molto chiari, ripetuti quasi come un mantra. (ilmessaggero.it)

Se ne è parlato anche su altre testate

Sul pratone, a manifestare supporto al leader leghista, i rappresentanti della destra sovranista di mezza Europa: il premier ungherese Viktor Orbán – acclamato dalla platea – l’olandese Geert Wilders – che definisce «eroe» il «caro amico» Matteo Salvini e in italiano gli tributa un «ti amo» –, il portoghese André Ventura, lo spagnolo Josè Antonio Fùster, i cechi Ondrej Knotek e Petr Macinka, l’austriaca Marlene Svazek. (L'Eco di Bergamo)

Nessun passo indietro sull’autonomia differenziata, pugno duro contro l’immigrazione irregolare e avanti a testa alta nel processo Open Arms. Questi i temi centrali del discorso con cui Matteo Salvini ha chiuso oggi – domenica 6 ottobre – la 36esima edizione di Pontida, il tradizionale raduno della Lega nel Bergamasco. (Open)

Un fronte comune che vede alleati i partiti della destra sovranista che nel Parlamento europeo hanno dato vita al gruppo dei Patrioti. PONTIDA (Bergamo) Nella città del giuramento dei Comuni lombardi contro il Barbarossa (1167), Matteo Salvini lancia la «Santa alleanza dei popoli europei» come argine a quella che definisce «l’invasione islamica». (Corriere della Sera)

A Pontida nel giorno dei big: Orban show, Giorgetti sulla manovra e chiude Salvini

Sul prato è spuntata anche la bandiera della Russia. Il segretario della Lega sul processo Open Arms: "Se verrò condannato entrerò in carcere a testa alta" A Pontida nel giorno dei big: Orban show, Giorgetti sulla manovra e chiude Salvini (Dire)

Sale sul palco fra ovazioni e cori: «Viktor, Viktor». Matteo Salvini lo abbraccia e lui, che forse non si aspettava tutto quell'abbraccio della folla, per un attimo si emoziona. (il Giornale)

Tra citazioni di Ezra Pound, una bandiera russa e strofe di «Avanti ragazzi di Buda» cantata sul palco da Vicktor Orbán, la Pontida 2024 non è stata un trionfo come annunciato. Questa Pontida di Matteo Salvini, nonostante le attese e i trionfi annunciati, ha totalizzato meno di 15mila persone. (Domani)