Raid russi sui ribelli, frena l’offensiva jihadista in Siria
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L’offensiva dei ribelli jihadisti filo turchi si è consolidata ad Aleppo e nel nord della Siria, ma si è fermata nella parte centrale del Paese. I raid delle forze governative e russe hanno frenato gli attacchi. Bashar al Assad intanto, indicato come vittima di un possibile golpe, è ricomparso sui media. Appena tornato da Mosca, ha incontrato a Damasco il ministro degli Esteri iraniano ribadendo la volontà del suo governo di «combattere e schiacciare i terroristi» in ogni angolo del Paese. (L'Unione Sarda.it)
Ne parlano anche altri media
Siria, almeno 372 persone uccise dall'inizio dell'offensiva dei ribelli 01 dicembre 2024 (Il Sole 24 ORE)
La tensione è altissima anche nella capitale. Ci sarebbero già scontri, come testimonia un video pubblicato dai media turchi: da un'auto in corsa per le strade di Damasco si sentono chiaramente raffiche di colpi di arma da fuoco. (la Repubblica)
«La situazione sta diventando inquietante, in certe zone c'è una calma sospetta, in altre ci sono scontri e sparatorie. La gente fa le valigie e si mette in strada, ma nemmeno lì sono sicuri perché ci sono i cecchini. (il Giornale)
La Russia sta intensificando i raid aerei contro i jihadisti e l'opposizione armata al regime di Bashar al-Assad nelle aree della Siria dove stanno avanzando. (Adnkronos)
Ad Aleppo le chiese rimangono aperte. La testimonianza dell'arcivescovo maronita (AGI - Agenzia Italia)
Hanno messo in piedi un posto di blocco davanti alla principale chiesa della città - spiega chiuso in casa per il coprifuoco - Il presidente francese Macron e la vostra Giorgia Meloni devono intervenire su Erdogan per far rispettare le minoranze come i cristiani e gli yazidi». (il Giornale)