Pogaçar, il cannibale che sta dominando il Tour de France

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Panorama SPORT

E’ il nuovo cannibale del ciclismo mondiale, ma per fortuna è diverso da quelli chye lo hanno preceduto. Tutti tranne il Cannibale per eccellenza, al secolo Eddie Merckx, passato alla storia per la smodata fame di vittorie che lo obbligava a correre sempre per mettere la sua ruota davanti a quella degli avversari. Senza calcoli di classifiche, alleanze e conveniente. Tadej Pogaçar è uguale a Merckx ed è una benedizione per il ciclismo degli anni Venti perché rifiuta la tentazione di appoggiarsi su un talento e una superiorità a tratti imbarazzanti e, invece, dipinge capolavori sulle strade dei giri che attraversa. (Panorama)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Il danese si è piazzato secondo a oltre un minuto (1'07") dallo sloveno, sempre più leader della classifica generale. Tadej Pogacar ha fatto sua anche la 15/a tappa del Tour de France, la frazione sui Pirenei di 197,7 km da Loudenvielle a Plateau de Beille. (Corriere della Sera)

Un qualcosa che non potrà essere superato per i prossimi 20 anni, spero". A dare la giusta dimensione di quanto accaduto domenica sul Plateau de Beille è Lilian Calmejane, 31enne francese dell'Intermarchè-Wanty – 12 vittorie da pro, una a Station des Rousses al Tour 2017 – che dopo il Giro di Svizzera si sta godendo la Boucle da spettatore e su X (il fu Twitter) condivide con colleghi e appassionati i suoi pensieri in libertà. (Tuttosport)

PARIGI. Seconda vittoria per il capitano della Uae Emirates nella 14ª tappa del Tour de France 2024, la Pau-Saint Lary Soulan Pla d’Adet di 152 chilometri, primo appuntamento del week-end sui Pirenei. (Il Centro)

Evenepoel: Grande rispetto per Vingegaard, ha dimostrato spirito combattivo

"Ieri abbiamo fatto una delle salite più belle di sempre e siamo andati veramente molto veloci - ha detto lo sloveno mentre si godeva la giornata di riposo a Gruissan -. Penso di aver fatto uno dei record di salita più importanti della mia carriera. (Il Mattino di Padova)

Il giorno di riposo in una grande corsa a tappe come il Tour de France permette sempre di fare un bilancio. Certo, tutto si deciderà nelle ultime sei tappe (soprattutto quelle del weekend) e non bisogna ricorrere a giudizi affrettati, ma l'andamento della corsa appare piuttosto chiaro. (Bicisport)

Il 24enne belga aveva attirato l’attenzione per le sue dichiarazioni schiette dopo la tappa di domenica scorsa su sterrato, suggerendo che forse Vingegaard mancava “delle palle per gareggiare” su quelle strade. (InBici)