Perché Angela Merkel disse “no” all’Ucraina nella Nato
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La notizia del giorno sulle memorie di Angela Merkel ci offre l'occasione per comprendere meglio come il percorso dell'Ucraina nella Nato, e dunque nel blocco occidentale a guida statunitense, sia una linea rossa da non superare dal punto di vista della Russia. Il settimanale tedesco Die Zeit ha pubblicato alcuni estratti dell'autobiografia dell'ex cancelliera, accendendo i riflettori sui passi che giustificano gli sforzi per ritardare la richiesta di adesione di Kiev all'Alleanza durante il suo mandato. (QuiFinanza)
Ne parlano anche altri media
Trump, Putin e la sua giovinezza nella RDA: Angela Merkel, cancelliera tedesca dal 2005 al 2021, racconta il suo percorso politico e personale nelle sue memorie intitolate "Libertà: Ricordi 1954-2021", in uscita martedì prossimo. (L'HuffPost)
Ha messo fine al suo lungo silenzio, ed è un ritorno rumoroso, che potrebbe rappresentare un guaio non da poco per il suo successore, Olaf Scholz. – Angela Merkel, la Sfinge, ha parlato. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Nel suo memoir «Libertà» la politica tedesca ricorda il suo "no" all'ingresso dell'Ucraina nella Nato: «Non sarebbe bastato per fermare l'aggressione russa» (Open)
Ma Angela Merkel, adesso, dovrà presentare "Libertà", le sue memorie, in una delle fasi più difficili di sempre dal momento che i risultati della sua leadership sono messi fortemente in discussione proprio in Germania. (ilmessaggero.it)
“Accettare un nuovo membro nella Nato dovrebbe portare maggiore sicurezza a questo Paese, ma anche a tutta la Nato”. Così l’ex cancelliera Angela Merkel spiega perché nel 2008, nel corso del cruciale vertice di Bucarest, si oppose all’ingresso dell’Ucraina nell’Organizzazione del Trattato dell’Atlantico del Nord. (Avvenire)
A 90 anni dalla sua fondazione, l’ISPI celebra la sua lunga tradizione di incontri internazionali ospitando Angela Merkel a Palazzo Clerici per la presentazione di Libertà, il suo nuovo libro edito da Rizzoli. (ISPI)