Aiuti pubblici, la verifica obbliga a nominare l’organo di controllo
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Luci e ombre dalla lettura della bozza di Dpcm per la determinazione del contributo di entità significativa (si veda quanto anticipato da «Il Sole 24 Ore» di martedì e di ieri) previsto dall’articolo 1, comma 857, della legge di Bilancio 2025. Il provvedimento, all’articolo 1, stabilisce cosa si intenda per «contributo di entità significativa», che sarà soggetto a particolari obblighi di trasparenza e controllo. (NT+ Fisco)
Su altri media
Arriva il giro di vite del ministro Giancarlo Giorgetti (in foto) sulla gestione dei fondi pubblici destinati a società, enti, organismi e fondazioni. (il Giornale)
Le novità sono diverse. Non c’è più la partecipazione diretta di un “revisore” nominato direttamente dal Tesoro nei collegi sindacali delle aziende. (ilmessaggero.it)
Obbligo di rendicontazione solo per i contributi oltre il milione di euro erogati dallo Stato o da società da esso controllate, per finalità o progetti di interesse pubblico. Tutti i contenuti del sito Nessuna pubblicità invasiva Digital Pro anno Sito + Copia digitale del giornale 199,00 € /anno a seguire 219,00 €/anno Tutti i contenuti del sito (Italia Oggi)
Forma Giuridica: Varie Numero del 18/03/2025 (Fiscoetasse)
Il decreto attuativo dei nuovi controlli disposti dalla legge di bilancio su società, enti, organismi e fondazioni che ricevono aiuti pubblici costruisce un compromesso. (NT+ Enti Locali & Edilizia)
Dal calcolo però andranno esclusi i corrispettivi di beni e servizi venduti alle Pa, i risarcimenti, le indennità, i crediti d’imposta e i contributi «destinati a una generalità di soggetti» senza una targa specifica. (NT+ Fisco)