Fuochi artificiali, la Lav: rito da superare

Fuochi artificiali, la Lav: rito da superare
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L'Eco di Bergamo INTERNO

«Anche quest’anno ci ritroviamo a dover parlare di fuochi artificiali. Un tema che si ripresenta puntuale a ogni fine anno o a ogni celebrazione civile o religiosa, accompagnato da ordinanze inefficaci, appelli disattesi e danni che continuano a verificarsi, nonostante siano ampiamente prevedibili e prevenibili». La Lav Bergamo si appella al buon senso dei cittadini: «I problemi legati ai fuochi artificiali sono ormai noti a tutti, o almeno a chi non vuole consapevolmente ignorarli: spaventano e provocano la morte di animali domestici e selvatici, mettono a rischio la salute delle persone, danneggiano l’ambiente e compromettono la sicurezza pubblica». (L'Eco di Bergamo)

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D’altro canto rappresentano una delle tradizioni nazionalpopolari a cui molti, la notte di Capodanno, sembrano incapaci di rinunciare. Che siano botti, petardi o fuochi d’artificio, l’invito del Comune di Bergamo è di rinunciarvi e di salutare l’inizio dell’anno nuovo optando per festeggiamenti dal ridotto impatto ambientale. (Corriere Bergamo - Corriere della Sera)

Il provvedimento fissa il divieto di «riprodurre musica e realizzare ogni forma di emissione o diffusione sonora» dalle 18 del 31 dicembre alle 2 del 1° gennaio. Lo stabilisce un’ordinanza firmata nei giorni scorsi dal sindaco di Sassari, Giuseppe Mascia. (SARdies.it)

Anche quest’anno l’amministrazione comunale prova a dare un freno ai botti che, soprattutto nelle ore notturne, caratterizzano il periodo delle festività, ma vengono fatti esplodere anche durante il resto dell’anno. (L'Unione Sarda.it)

La campagna della polizia per l'ultimo dell'anno: 'Accendete i botti in sicurezza'

Il 94% delle persone è disposta a festeggiare Capodanno con metodi alternativi ai botti e il 93% ritiene che le istituzioni dovrebbero fare di più per tutelare gli animali e gli esseri umani. Sono questi i principali risultati dell'indagine Doxa commissionata dalla Lav ed effettuata qualche settimana fa. (Fanpage.it)

E non potrebbe essere diversamente, anche se al momento le due piazze friulane sono ben lontane dall’essere individuate come potenziali bersagli di attacchi violenti. (Il Friuli)

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