Giubileo 2025, Papa Francesco apre una Porta Santa anche dentro al carcere di Rebibbia: «Non perdere la speranza: è questo il messaggio che voglio darvi»
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«È un bel gesto quello di aprire le porte che significa cuori aperti. Questo fa la fratellanza. I cuori chiusi non aiutano a vivere. La grazia di un Giubileo è spalancare, aprire. Soprattutto i cuori alla speranza», ha continuato Papa Francesco, consacrando il carcere romano a simbolo della vicinanza della Chiesa a tutto il mondo dei detenuti e delle detenute. La prima Porta Santa è stata aperta dal Papa nel giorno della vigilia di Natale a San Pietro mentre nei prossimi giorni altre Porte Sante verranno aperte, non direttamente dal Pontefice, nelle altre tre basiliche papali di riferimento: San Giovanni in Laterano, Santa Maria Maggiore e San Paolo fuori le Mura. (Vanity Fair Italia)
Ne parlano anche altre fonti
Sono sette, tra Santuari e parrocchie, i luoghi giubilari che il Vescovo monsignor Angelo Giurdanella ha indicato per il Giubileo 2025 nella Diocesi di Mazara del Vallo. della Cava di Marsala, chiesa della Tagliata a Castelvetrano, Santuario Madonna della Libera di Partanna, parrocchia Maria Ss. (CastelvetranoSelinunte.it)
Il Giubileo 2025 si è aperto ufficialmente il 24 dicembre 2024 alle ore 19.00, con il rito di Apertura della Porta Santa della Basilica Papale di San Pietro da parte del Santo Padre, che a seguire ha presieduto la celebrazione della Santa Messa nella notte del Natale del Signore all’interno della Basilica. (vulturenews.net)
C'è chi prega, chi la attraversa in ginocchio, chi la tocca, chi più prosaicamente si fa un selfie, ma l'emozione per tutti è comunque tanta. (Repubblica Roma)
Con l’apertura della Porta Santa nella Basilica di San Pietro la vigilia di Natale, il Giubileo 2025 è ufficialmente iniziato. Papa Francesco, nella Bolla di indizione “Spes non confundit” dello scorso maggio, ha invitato tutte le Chiese particolari del mondo a segnare l’inizio dell’Anno Santo con celebrazioni diocesane, previste per domenica 29 dicembre. (varesenews.it)
L’appello del Papa, la richiesta di un «atto di clemenza» contenuto nella bolla di indizione del Giubileo e le parole rivolte ai detenuti di Rebibbia sollecitano la politica a schierarsi — e a polemizzare — sulle condizioni nelle carceri e sulle misure da introdurre per porvi rimedio. (Corriere Roma)
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