Chi paga la transizione energetica? A Baku si cerca l’accordo in extremis, ma il giudice sarà il mercato (di A. Cianciullo)

Chi paga la transizione energetica? A Baku si cerca l’accordo in extremis, ma il giudice sarà il mercato (di A. Cianciullo)
Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
L'HuffPost ESTERI

Se bastasse creare una sinfonia di parole, il problema climatico sarebbe risolto. Da una parte la totalità dei climatologi e la larga maggioranza degli esseri umani hanno preso atto del disastro climatico prodotto dall’uso dei combustibili fossili. Dall’altra chi guadagna con i combustibili fossili, in assenza di alternative chiare, punta a rimandare il cambio della guardia tra la vecchia energia fossile e la nuova a basso impatto ambientale. (L'HuffPost)

Su altri giornali

Per l'esperto Jacopo Bencini, nei confronti dei sempre più numerosi conflitti come in quello del riscaldamento globale, il mondo è paralizzato da una sorta di negazione. (Avvenire)

E l'altro ieri è stato più esplicito sui contributi elvetici con il quotidiano romando Le Temps: «La Svizzera sta già adempiendo ai suoi obblighi pagando 700 milioni di franchi all'anno. (Corriere del Ticino)

Grants, o contributi a fondo perduto, è stato il leitmotiv del Sud globale alla “Cop della finanza” di Baku. I Paesi poveri chiedono, però, che gran parte di questi sia data in forma di aiuti pubblici e non come ora – il 69 per cento tra 2021 e 2022 – di prestiti per non aggravare il debito, già enorme: una su tre spende più per ripagare i passivi che per salute, istruzione e ambiente. (Avvenire)

Cop29, i dimostranti manifestano fuori dalla plenaria di chiusura

Mentre i negoziati alla Cop29 di Baku sono sempre più difficili, i paesi poveri e le piccole nazioni insulari sospendono le trattative. (LifeGate)

Alla Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici di Baku, in Azerbaigian (Cop29), i paesi sviluppati hanno alzato a 300 miliardi di dollari (267 miliardi di franchi al cambio attuale) all'anno la loro proposta per il fondo di aiuti ai paesi in via di sviluppo (ieri ne avevano proposti 250), ma i paesi meno vulnerabili ritengono che questi soldi siano ancora troppo pochi. (Corriere del Ticino)

I dimostranti stanno in silenzio con cartelli dalle scritte "Alzatevi" e "Pagate" mentre i delegati arrivano per la plenaria di chiusura della COP29. (Tiscali Notizie)