Ita-Lufthansa, perché l'accordo è a rischio? Cosa fa il governo

Ita-Lufthansa, perché l'accordo è a rischio? Cosa fa il governo
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Adnkronos ECONOMIA

Chi gli ha parlato in queste ore lo descrive furente, ma soprattutto pronto a tirare dritto. Giancarlo Giorgetti segue da vicino il dossier Ita-Lufthansa, ora che l'accordo tra il suo ministero e il gruppo tedesco rischia di saltare dopo quasi due anni di trattative serratissime. L'intesa si sarebbe arenata nella notte, sulla seconda tranche di 325 milioni che proprio Viale XX Settembre dovrebbe incassare dall'accordo. (Adnkronos)

Su altri media

La vendita di Ita Airways da parte del Tesoro a Lufthansa si è impantanata nella notte. Da una parte la società tedesca sostiene di volersi attenere all'accordo firmato nel 2023, dall'altra il Governo italiano fa sapere che non intende svendere l'ex compagnia di bandiera, insinuando un cambio dei termini della trattativa preteso dall'acquirente. (L'HuffPost)

Alla fine il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti fa trapelare da Bruxelles che “la trattativa è in corso”, ma la notizia è proprio che la trattativa dopo 18 mesi non è finita: la vendita di Ita Airways ai tedeschi di Lufthansa torna in ballo, non sorprendentemente per una faccenda di soldi (pochi). (Il Fatto Quotidiano)

«È venuta meno la fiducia». Ma in mezzo al pessimismo, per una trattativa che era quasi conclusa e invece è stata bruscamente interrotta, si sono messi al lavoro i «pontieri» per far tornare il sereno tra i promessi sposi. (Corriere della Sera)

Ita - Lufthansa, ira di Giorgetti: "Non cediamo a ricatti"

Punto e a capo. A dividere le due compagnie proprio sul filo di lana sarebbe stata una valutazione differente sul prezzo finale per la cessione. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Ad inizio di luglio la Dg concorrenza dell’Unione europea aveva espresso un via libera all’aumento di capitale da 325 milioni di euro attraverso l’acquisizione del 41% di Ita Airways dal Mef (socio unico) da parte di Lufthansa, a condizione che venissero firmati contratti con i cosiddetti “remedy taker”, ovvero con le compagnie che sui singoli segmenti di mercato rafforzeranno la propria presenza per evitare che venga creato un monopolio su singoli segmenti di mercato ai danni dei consumatori. (Il Sole 24 ORE)

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