Cosa succede con la decisione di Biden sui missili a lungo raggio all'Ucraina
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A pochi mesi dall'insediamento di Donald Trump alla Casa Bianca, l'attuale presidente statunitense ha dato un ulteriore aiuto all'Ucraina impegnata nell'invasione russa. Joe Biden ha ceduto alle richieste del leader ucraino Volodymyr Zelensky di usare missili a lunga gittata statunitensi Atacms (Army Tactical Missile Systems) per colpire il territorio russo. Il via libera di Biden rischia di porre in difficoltà Trump, che non ha mai nascosto l'intenzione limitare gli aiuti militari a Kiev e di porre fine rapidamente alla guerra in Ucraina, una volta assunto l'incarico da 47esimo presidente Usa. (Today.it)
Su altri giornali
Il presidente Joe Biden ha autorizzato per la prima volta l'utilizzo di missili, come hanno reso noto due funzionari dell'amministrazione Usa, che tra poco più di due mesi sarà sostituita dalla nuova amministrazione di Donald Trump (LaC news24)
Una fonte a conoscenza della questione ha riferito ad Axios che il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha dato l’ok all’Ucraina a utilizzare missili a lungo raggio, ovvero il Army Tactical Missile System (ATACMS), sul territorio della Russia ma solo nella regione di Kursk, dove sono state schierate truppe dalla Corea del Nord. (LAPRESSE)
Roma, 18 nov. - Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden, ha autorizzato l'utilizzo di missili americani a lungo raggio da parte dell'Ucraina per attacchi all'interno della Russia. La decisione, rivelata da New York Times e Washington Post, rappresenta un netto cambio di posizione del presidente uscente, prima di cedere il potere al repubblicano Donald Trump il prossimo gennaio, e fa seguito anche al dispiegamento di truppe nordcoreane per aiutare lo sforzo bellico di Mosca. (Il Sole 24 ORE)
In quelle che sono le ultime settimane del suo mandato alla Casa Bianca dopo la débâcle elettorale di Kamala Harris, il presidente non si è limitato all’ordinaria amministrazione: prima ha garantito la spesa residua di 6 miliardi di dollari a sostegno dell’Ucraina e infine ha rilasciato questa autorizzazione sugli Atacms, negata fino a oggi per evitare un eccessivo coinvolgimento americano nel conflitto. (Il Fatto Quotidiano)
Kiev «farà di tutto» per porre fine alla guerra nel 2025 «attraverso la via diplomatica», ma partendo da una «Ucraina forte», dice Zelensky all'indomani della telefonata tra Scholz e Putin. Su iniziativa della premier Meloni, i sette Grandi hanno firmato una nuova dichiarazione per i mille giorni dall'aggressione di Mosca: «Putin è l'unico ostacolo alla pace». (ilmessaggero.it)
Una mossa, quella voluta dal presidente Biden, che cambia l'attuale corso della guerra, almeno fino all'insediamento alla Casa Bianca di Trump: adesso Kiev potrà bersagliare basi, postazioni e depositi vitali per i raid di Mosca che, anche nel weekend, da Kiev a Sumy hanno fatto decine di morti. (Corriere della Sera)