Pronto soccorso lumaca in Lombardia: anche dodici ore in coda prima di venire visitati. Como e Pavia i più lenti

Pronto soccorso lumaca in Lombardia: anche dodici ore in coda prima di venire visitati. Como e Pavia i più lenti
IL GIORNO SALUTE

Milano – Prima di essere visitati in un pronto soccorso lombardo possono volerci fino a 12 ore, ma per essere ricoverati si può arrivare ad aspettare anche due giorni. È quanto emerge da un’indagine sul servizio sanitario in Lombardia svolta dai sindacalisti della Cisl con i ricercatori di Bibliolavoro, il loro centro studi, interpellando quasi 12mila iscritti. Mediamente i pazienti devono attendere 3 ore e mezza prima di essere visitati da un medico di guardia, mentre per un posto letto libero nei reparti in caso di necessità di ricovero, bisogna pazientare 8 ore e mezza. (IL GIORNO)

Se ne è parlato anche su altre testate

“La madre di tutte le battaglie è che il nostro personale sanitario è stremato e questa è una vera emergenza. – Durante un evento della Cisl a Milano, Guido Bertolaso, assessore al Welfare della Regione Lombardia, ha lanciato un allarme preoccupante: il personale sanitario è al collasso. (Nurse Times)

Ricorrere alla sanità privata o rinunciare alle cure? Il dilemma, in alcuni casi drammatico, è alla base del sondaggio regionale di U.Di.Con. MODENA. (Gazzetta di Modena)

Chi rinuncia alle cure nella sanità pubblica L'evidenza è che circa sei intervistati su dieci hanno rinunciato alle cure nel corso del 2023. (Today.it)

Il 41% dei lecchesi rinvia le cure per ragioni economiche. Pesano anche i tempi di attesa e le carenze infrastrutturali

E se il problema è meno presente tra gli anziani, chi rinuncia più spesso sono gli under 55, soprattutto nella fascia... Leggi tutta la notizia (Virgilio)

La fotografia emerge dall’indagine «Servizio sanitario in Lombardia» condotta dalla Cisl coinvolgendo i propri iscritti. Il fenomeno è più diffuso tra le famiglie meno abbienti. (Corriere Milano)

Sono sempre più numerosi i cittadini lombardi, anche residenti nei nostri territori, che scelgono di rinunciare alle cure per ragioni economiche, per i tempi lunghi di attesa o per la scomodità o la lontananza delle strutture. (La Provincia Unica TV)