VIDEO Sit-in a Torino per Cecilia Sala, "non restiamo in silenzio"
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Non rimanere in silenzio davanti all’arresto di Cecilia Sala in Iran. “Crediamo che non si debba stare in silenzio di fronte ad un arresto illegittimo di una nostra concittadina che stava facendo il proprio lavoro, cioè dare informazioni a tutti noi su cosa succede in Iran, dove il regime calpesta i diritti dei cittadini iraniani e in particolare delle donne iraniane e siamo qui a dirlo”. Sono le parole di Igor Boni, coordinatore di Europa Radicale, che ha organizzato un presidio in piazza Castello a Torino per chiedere la liberazione immediata di Cecilia Sala, arrestata in Iran il 19 dicembre 2024 e attualmente detenuta nel carcere di Evin. (LAPRESSE)
Su altre fonti
Il viceministro degli Esteri di Teheran ha dichiarato che quella della Sala è stata una "cattura preventiva". La giornalista del Foglio è stata prelevata dal suo albergo a Teheran e porterà in carcere ad Evin, ma su di lei non pende nessuna accusa particolare, solo "comportamenti illegali". (Il Giornale d'Italia)
Quasi una certezza: la liberazione dell’una possibile solo se arriva quella dell’altro. Con il passare delle ore e dei giorni, il sospetto che l’arresto di Cecilia Sala sia legato a quello dell’ingegnere iraniano Mohammad Abedininajafabani (noto anche come Abedini) avvenuto tre giorni prima a Milano, sta diventando sempre più concreto. (Corriere Roma)
Alessandro Gonzato 29 dicembre 2024 (Liberoquotidiano.it)
Non sappiamo se Cecilia Sala abbia un orologio con sé, oppure un libro o un foglio e una penna con cui scrivere. Magari appuntare pensieri e sensazioni di questi giorni assurdi, senza libertà, in uno dei carceri più famosi e famigerati al mondo, quello di Evin. (Corriere della Sera)
Milano, 29 dic. - Il governo, tramite il viceministro agli Esteri Cirielli, si dice "cautamente ottimista" per la scarcerazione di Cecilia Sala, la giornalista arrestata in Iran e detenuta nella prigione di Evin, a Teheran, senza che siano state formalizzate accuse a suo carico. (Il Sole 24 ORE)
Dallo scorso 19 dicembre la giornalista del Foglio Cecilia Sala si trova rinchiusa in una cella nella prigione di Evin, carcere simbolo della repressione politica del regime di Teheran dove vengono detenuti dissidenti iraniani e cittadini stranieri considerati ostili dagli ayatollah. (Nicola Porro)