Come vanno i conti di Unicredit

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Start Magazine ECONOMIA

Come vanno i conti di Unicredit Quindicesimo trimestre consecutivo di crescita per Unicredit che nei primi nove mesi dell’anno mette a segno un utile netto di 7,7 miliardi e alza le stime per il 2024 a oltre 9 miliardi. Palesemente soddisfatto l’amministratore delegato, Andrea Orcel: “Tutte le nostre regioni stanno contribuendo al nostro successo, beneficiando a loro volta della partecipazione ad un gruppo più ampio” ha commentato nella nota sui conti. (Start Magazine)

Su altre testate

Unicredit chiude il terzo trimestre con un utile netto in rialzo del 8% rispetto all’anno precedente a 2,5 miliardi. Accantonato per la distribuzione il 100% utile. (Milano Finanza)

Evidentemente alla Borsa non piacciono i tempi dell’operazione con Commerzbank: "È un processo lungo, ci vorrà tempo", avverte Andrea Orcel, ad del gruppo di Piazza Gae Aulenti, che quantifica in un anno la decisione definitiva "sul dentro o fuori". (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Unicredit centra il 15° trimestre positivo di seguito che gli permette di alzare il target di utile finale oltre 9 miliardi, performance che coincide con la diffusione dell’andamento di Commerzbank, sicuramente più opaco. (ilmessaggero.it)

Unicredit: verso un test decisivo in area 40-39,80 euro

Titolo UniCredit sotto osservazione in Borsa dopo la trimestrale migliore delle attese e la nuova guidance. Il titolo del gruppo bancario guidato da Orcel sale dello 0,7% a 43,14 euro, limando i guadagni visti in avvio. (Finanza.com)

Intanto Andrea Orcel rivede la guidance per l’intero 2024 e progetta di alzare il dividendo dal 40% attuale al 50% a partire dal 2025, «data la solidità dei nostri utili e della nostra generazione organica di capitale. (Corriere della Sera)

Nuova battuta d’arresto per Unicredit, che conferma l’aumento di volatilità a seguito della trimestrale e stamattina ha confermato il cedimento dell’area 40,95-40,92 euro, portandosi a ridosso del supporto chiave a 40-39,80: proprio il test di quest’ultimo livello potrà definire meglio la prospettiva di questa fase correttiva, che non dovrebbe estendersi ulteriormente, lasciando invece spazio a una breve fase accumulativa. (Milano Finanza)