La Calabria sul podio del lavoro nero: la battaglia contro caporalato e sfruttamento

La Calabria sul podio del lavoro nero: la battaglia contro caporalato e sfruttamento
Per saperne di più:
Quotidiano online INTERNO

ROMA – La Cgil Calabria sarà presente con le sue categorie e, in particolare, con la Flai Cgil Calabria alla manifestazione indetta dalla Cgil nazionale contro il sistema del caporalato e dello sfruttamento nei campi che si terrà a Latina sabato 6 luglio. Quanto accaduto a Satnam Singh è la punta dell’iceberg di un sistema di schiavizzazione e abuso del bisogno ancora troppo presente nel nostro Paese. (Quotidiano online)

Ne parlano anche altre fonti

A pochi giorni di distanza dalla tragedia che ha colpito suo marito, Sony - la moglie di Satnam Singh - ha raccontato alle forze dell'ordine quello che ha visto. "Il mio compito era liberare i fili in plastica delle serre dagli ancoraggi e spostare la terra per permettere la raccolta senza creare danni - ha riferito Sony nel verbale degli inquirenti -. (Liberoquotidiano.it)

La brutalità della tragedia di Latina sta tutta qui, nella precisa ricostruzione di Soni, la vedova di Satnam Singh. «Antonello non ha visto nulla? Ha sconsigliato a mio marito di utilizzare quel macchinario? Ma se era lui a dargli indicazioni su come utilizzarlo». (La Stampa)

E' il 3 Luglio 2024. Leggi tutta la notizia (Virgilio)

La morte di Satnam Singh, il giudice: condotta disumana del datore di lavoro

Ho subito chiesto a tutti di chiamare un'ambulanza, mentre Antonello (Lovato, ndr) continuava ad urlare 'è morto, è morto', ma nessuno ha fatto niente". "Nessuno ha fatto niente, mi hanno lasciata sola. (Secolo d'Italia)

Se fosse stato soccorso subito, «con ogni probabilità» Satnam Singh, il lavoratore indiano stritolato da un macchinario avvolgi-plastica che gli ha tranciato un braccio in un’azienda agricola di Borgo Santa Maria, una frazione di Latina, si sarebbe salvato. (il manifesto)

– “Prescindendo da valutazioni etiche (irrilevanti per il diritto penale) che pure si imporrebbero a fronte di una condotta disumana e lesiva dei più basilari valori di solidarietà, non può sottacersi che l’indagato si è intenzionalmente e volontariamente disinteressato delle probabili conseguenze del suo agire”, così afferma il giudice del tribunale di Latina, Giuseppe Molfese, in un passo dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico di Antonello Lovato, responsabile dell’azienda agricola dove lavorava il bracciante indiano Satnam Singh (Agenzia askanews)