C’è un giudice a Latina

C’è un giudice a Latina
Approfondimenti:
la Repubblica INTERNO

Ogni arresto, ogni carcerazione è un triste evento. Quello del signor Lovato lo è un po’ meno. Il sentimento della giustizia (della disperata necessità che una giustizia esista) è largamente superiore alla pena per questo signore finito nei guai per non avere soccorso un essere umano che aveva la sfortuna di fare il bracciante, in nero, nella sua azienda. Ci si è chiesti in tanti, nei giorni successivi a quella tragedia primitiva, se e quando gli autori di un così orribile gesto sarebbero stati costretti a rispondere del loro comportamento. (la Repubblica)

La notizia riportata su altri giornali

La consulenza medico legale ha accertato che ove l'indiano, deceduto per la copiosa perdita di sangue, fosse stato tempestivamente soccorso, si sarebbe con ogni probabilità salvato». spiega una nota -. (ilmessaggero.it)

La consorte del 31enne morto dopo un incidente sul lavoro a Latina si troverebbe in una zona protetta insieme alla sorella : (Tuscia Web)

L’accusa nei suoi confronti è cambiata. Ora la procura gli contesta l’omicidio volontario con dolo eventuale invece dell’omicidio colposo per omissione di soccorso. (Open)

La moglie di Satnam Singh: “Antonello Lovato ha lasciato il suo braccio tra i rifiuti, senza chiamare i soccorsi”

GRAMMA (Avvenire)

– “Prescindendo da valutazioni etiche (irrilevanti per il diritto penale) che pure si imporrebbero a fronte di una condotta disumana e lesiva dei più basilari valori di solidarietà, non può sottacersi che l’indagato si è intenzionalmente e volontariamente disinteressato delle probabili conseguenze del suo agire”, così afferma il giudice del tribunale di Latina, Giuseppe Molfese, in un passo dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico di Antonello Lovato, responsabile dell’azienda agricola dove lavorava il bracciante indiano Satnam Singh. (Agenzia askanews)

Poi, a due giorni dalla morte di Satnam Singh, le nuove domande dei carabinieri. Il racconto subito dopo l’incidente, con la tragica fine del marito ancora negli occhi. (Repubblica Roma)