Non solo Beko: il vento della crisi soffia sul “bianco”

Non solo Beko: il vento della crisi soffia sul “bianco”
Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
la Repubblica ECONOMIA

MILANO – Una crisi congiunturale e una strutturale che stringono il settore in una morsa durissima. A rappresentare in modo dirompente le difficoltà dell’industria del “bianco” (frigoriferi, lavatrici, lavastoviglie) italiana che vale - o valeva - dieci miliardi di euro c’è il caso Beko, con l’annuncio di quasi 2.000 licenziamenti e il fondato sospetto che le prescrizioni del governo non salveran… (la Repubblica)

La notizia riportata su altre testate

Sotto le stesse macerie, generate da una sequenza di acquisizioni infauste, da Indesit a Whirlpool, fino alla contemporaneità dei turchi, finisce l’indotto, che a quella fabbrica di lavatrici e lavasciuga è stretto da un patto di reciprocità. (corriereadriatico.it)

All’atteggiamento predatorio della multinazionale che ha fatto un investimento senza nessuna prospettiva industriale, ma col solo intento di acquisire quote di mercato per poi dismettere, deve corrispondere un’azione decisa del Mimit, che contrasti la decisione e che faccia valere gli interessi economici e sociali del Paese. (Fisac Cgil)

Insieme a lui a varcare i cancelli c'è il sindaco della cittadina ascolana, Domenico Sacconi. Questa chiusura, per il modo in cui è stata condotta, è offensiva”. (il Resto del Carlino)

Beko, la provincia convoca i sindaci ed il presidente della Regione. In seicento attesi al corteo di lunedì

MILANO – La Beko, azienda controllata dal gruppo turco Arçelik che ha rilevato nei mesi scorsi le attività europee della Whirlpool, ha appena presentato al Mimit un piano di ristrutturazione che prevede la chiusura di due stabilimenti in Italia, quelli di Siena e Comunanza nelle Marche, e la riduzione drastica della fabbrica di frigoriferi di Cassinetta di Biandronno in provincia di Varese. (la Repubblica)

È una partita che tocca tre diverse aree d’Italia, quella per il futuro di Beko nella penisola: tre poli produttivi in aree che rischiano di perdere una presenza industriale importante, che fa da traino per territori che rischiano di divenire più periferici dal punto di vista industriale. (varesenews.it)

Ci saranno tutti: il presidente della Regione Eugenio Giani, l’assessore all’economia Leonardo Marras, i parlamentari di riferimento del territorio Francesco Michelotti, Silvio Franceschelli, Tiziana Nisini, il presidente della Camera di Commercio Massimo Guasconi, il presidente della delegazione della Confindustria di Siena Fabrizio Landi e i rappresentanti di Cgil, Cisl, Uil. (Siena News)