Il Papa e Zelensky, 35 minuti di colloquio: in dono un dipinto sul massacro di Bucha

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Salvatore Cernuzio – Città del Vaticano L’orrore di Bucha visto con gli occhi di Marichka, una bambina immaginaria davanti alla quale i soldati russi hanno torturato e ucciso padre, madre e nonna. Il massacro di due anni fa di oltre 630 civili nella cittadina a pochi km a nord di Kyiv – quello che le autorità ucraine definiscono un “genocidio” per il quale hanno chiesto indagini approfondite alla Corte penale internazionale – è emerso nell’udienza di questa mattina, 11 ottobre, di Papa Francesco a Volodymyr Zelensky. (Vatican News - Italiano)

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La visita più importante e strategica è stata quella a Downing Street da Keir Starmer. Zelensky è ben consapevole che il sostegno degli Stati Uniti all'Ucraina potrebbe raffreddarsi se Trump tornasse alla Casa Bianca, il che lascerebbe Kiev più dipendente dagli alleati europei, in primis il Regno Unito. (il Giornale)

Vatican Media - Divisione Foto (Avvenire)

I colloqui hanno permesso uno scambio sulla situazione sul terreno e sulle più immediate necessità ucraine in ambito militare, finanziario, umanitario, nonché sulle prossime iniziative diplomatiche e sul percorso per mettere fine al conflitto. (Italia Oggi)

Zelensky incontra Meloni: «No al cessate il fuoco». Sul tavolo la strategia per spingere il «piano vittoria»

Eppure tra i marmi di villa Doria Pamphili come tra quelli dell'Eliseo, o come tra i mattoncini di Downing Street, la percezione che per Volodymyr Zelensky questo sia un momento più cruciale di altri c'è stata. (ilgazzettino.it)

Trentacinque minuti di colloquio riservato, nella sala della biblioteca del Palazzo apostolico, la ricerca difficile di una pace «giusta e stabile», e Volodymyr Zelensky che regala a Francesco un quadro sul massacro di Bucha, compiuto dai militari russi nel marzo del 2022 nella cittadina a nord di Kiev: raffigura una bambina in cappotto e sciarpa, «Marichka», uno sguardo di dolore e rimprovero rivolto allo spettatore sullo sfondo di edifici devastati e cadaveri per strada, il racconto che accompagna il dipinto narra le esecuzioni sommarie e le torture patite dal almeno 637 civili e ricorda la denuncia per «genocidio» alla Corte penale internazionale (Corriere Roma)

L'orizzonte temporale viene indicato per la prima volta dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky da Berlino a margine dell'incontro con il cancelliere tedesco Olaf Scholz, al termine del tour europeo che lo ha visto anche a Londra, Parigi e Roma dove ha incontrato anche il premier spagnolo Pedro Sanchez. (QUOTIDIANO NAZIONALE)