Sottomissione tricolore: Meloni fa visita a Trump e rinnova il voto di servilismo verso gli USA
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Nei giorni scorsi, Giorgia Meloni, presidente del Consiglio italiano ed esponente di punta della destra bluette neoliberale, è volata negli Stati Uniti d’America per incontrare Donald Trump, il codino biondo che fa impazzire il mondo. Si è trattato di una visita lampo, per riprendere l’espressione impiegata dai principali, e soprattutto più venduti, quotidiani nazionali. Non sappiamo naturalmente cosa si siano detti esattamente Donald Trump e Giorgia Meloni, e dobbiamo dunque basarci su quanto è emerso dalle principali fonti di informazione. (Radio Radio)
Ne parlano anche altri giornali
Ormai appare alquanto evidente: Giorgia Meloni sarà il nuovo punto di riferimento di Washington in Europa. (Nicola Porro)
Una prima, di rifiuto e di rigetto. I successi elettorali dei partiti di destra populista, radicale e alternativa hanno portato, in questi ultimi anni, da parte dell’opinione pubblica - intellettuali, imprenditori, sistema paese -, a due reazioni. (L'HuffPost)
Usa, Meloni "Se riesco sarò all'insediamento di Trump" 09 gennaio 2025 (Il Sole 24 ORE)
La visita della prima ministra italiana a Mar a Lago ha sancito l’ordine simbolico di sudditanza e le modalità di contrattazione che vigeranno nel mondo secondo Trump 2.0. (il manifesto)
Tre settimane di angoscia per i famigliari e di trattative febbrili da parte della diplomazia e del governo italiano. (ilmessaggero.it)
In una delle prime foto scattate dagli ospiti nel salone della residenza in Florida che è anche un resort, si vede la presidente del Consiglio italiana insieme a Trump. Giorgia Meloni è arrivata a Mar-a-Lago alle 19:29 locali, dopo l’atterraggio del suo volo partito da Ciampino all’aeroporto di Palm Beach. (Corriere della Sera)