Caro ministro Piantedosi, spieghi quell’aggressione a un giornalista
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Mi sono chiesto perché è accaduto considerato che si tratta di una figura pubblica conosciuta e non di un evaso da una colonia penale di Fiore Isabella Signor ministro dell’Interno Piantedosi, ho appena visto la scena, girata a Cosenza, di quattro poliziotti avvinghiati sul corpo di un cittadino, forse un delinquente, in preda ad un raptus resistenziale verso dei servitori dello Stato. Ho approfondito la cosa e scopro che il malcapitato è il giornalista, Gabriele Carchidi, direttore di Iacchite, un giornale che scrive le cose che tanti giornali, per fortuna non tutti, tacciono. (Il Fatto Quotidiano)
Su altre fonti
COSENZA – «Non ho inteso esibire i documenti ai poliziotti perché, quando mi hanno fermato, non stavo facendo nulla che potesse ingenerare sospetti. Stavo facendo semplicemente jogging e stavo raggiungendo il vicino campo scuola del Coni». (Quotidiano online)
L'episodio avvenuto ieri a Cosenza nei confronti del direttore del blog 'Lacchitè', Gabriele Carchidi, rappresenta un grave campanello d'allarme per lo stato della libertà di informazione in Italia. Cosenza, il giornalista Gabriele Carchidi fermato (e poi rilasciato) per resistenza a pubblico ufficiale «Il clima di crescente repressione e controllo che si sta diffondendo nel Paese è allarmante. (LaC news24)
Sproporzione nella forza? Non ho motivo di ritenere che ci sia qualcosa di diverso da quello scritto nel comunicato della Questura”. “La Questura ha fatto un comunicato che ha dato spiegazione e giustificazione nel rispetto di quelli che sono i protocolli sulle circostanze in cui si verificano certi episodi. (Il Fatto Quotidiano)

Un video riprende la violenta aggressione: gli agenti lo strattonano, lo gettano a terra e lo immobilizzano con le ginocchia su gambe e schiena, per poi ammanettarlo. Il giornalista Gabriele Carchidi, direttore del portale Iacchitè, nel pomeriggio di sabato scorso è stato fermato e brutalmente bloccato dalla polizia a Cosenza (L'INDIPENDENTE)
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Fa discutere l'episodio denunciato dal giornalista cosentino Gabriele Carchidi, direttore responsabile di "Iacchité", fermato dalla polizia e "buttato a terra" perché "mi sono rifiutato di esibire i documenti". (Today.it)