Putin, la pace secondo lo zar: il diktat all’Occidente sui confini post-guerra
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Nessuna concessione. Putin resta fermo sulle condizioni poste all’Ucraina per il negoziato, quasi un ultimatum: riconoscimento dell’annessione russa delle quattro province del sud e dell’est del Paese (Kherson, Zaporizhzhia, Donetsk e Luhansk), oltre la linea attuale del fronte, garanzia di neutralità e quindi non ingresso nella Nato, fine degli aiuti occidentali a Kiev e delle sanzioni contro Mosca (ilgazzettino.it)
La notizia riportata su altri media
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha avvertito il Cancelliere tedesco Olaf Scholz che la sua telefonata al presidente russo di venerdì servirà solo a far sentire Vladimir Putin meno isolato. Di Euronews (Euronews Italiano)
Scambio che dovrebbe avvenire a febbraio, qualche settimane dopo l'inaugurazione di Donald Trump. (Corriere della Sera)
Oggi abbiamo trattato diversi punti, tra cui la sovranità culturale, che comprende il patrimonio culturale dell'Ucraina, la cultura contemporanea e la diplomazia culturale". Nel suo discorso serale il leader ucraino ha precisato che sta lavorando al piano per fare in modo che "l'Ucraina rimanga forte. (Sky Tg24 )
«Questo è esattamente ciò che Putin desidera da molto tempo: è estremamente importante per lui indebolire il suo isolamento, l'isolamento della Russia, e avere normali negoziati che non finiscano in nulla», ha detto Zelensky. (La Stampa)
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un’intervista a Radio Ucraina è tornato sulla questione dei negoziati con la Russia di Vladimir Putin. “È vantaggioso per lui sedersi, ma non è vantaggioso per lui negoziare. (LAPRESSE)
Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un’intervista a Suspilne in occasione del centenario della radio ucraina.”Dobbiamo fare tutto affinché questa guerra finisca l’anno prossimo. Dobbiamo finirla con mezzi diplomatici”, ha detto. (Agenzia askanews)