I farmaci, le truffe e le diverse identità sulle chat di Telegram: si cercano i "soci" virtuali di Andrea Prospero

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L’INCHIESTA PERUGIA Sara, Sk, Vallopoppa e Criss. Ecco alcune delle identità di Andrea Prospero sui gruppi Telegram in cui fare affari e trovare i farmaci con cui si è ucciso. Perché seppur riservato nella sua vita reale, in quella virtuale il giovane studente di Lanciano, morto suicida nel monolocale in via del Prospetto, nel centro storico di Perugia, aveva invece diverse relazioni. LE IDENTITÀ «Attivo utilizzatore» di chat e canali social lo definisce il gip Margherita Amodeo nell’ordinanza con cui ha disposto i domiciliari per E. (ilmessaggero.it)

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L’avvocato che «è molto provato per tutto quello che sta accadendo attorno a lui». arriva a Perugia per l’interrogatorio di garanzia dopo gli arresti domiciliari disposti per l’accusa di istigazione al suicidio per la morte di Andrea Prospero, lo studente diciannovenne di Lanciano morto nel monolocale del centro di Perugia lo scorso 24 gennaio. (ilmessaggero.it)

Ma Valemno - che venerdì mattina verrà interrogato dal gip di Perugia - evidenziando la pericolosità dell’azione ribatte: “Fra sei ritardato”. “Come sai che non trolla?” chiede l’ultimo entrato nella chat dell’orrore al 18enne romano arrestato per istigazione e aiuto al suicidio, riferendosi ad Andrea. (Corriere dell'Umbria)

La preoccupazione, stando a quanto ricostruito dagli inquirenti, sembrerebbe focalizzarsi su un telefono cellulare, forse quello ritrovato realmente nel water della stanza presa in affitto dallo studente di Lanciano, quando - il 29 gennaio - il suo corpo viene ritrovato dalla polizia. (LA NAZIONE)

Perquisizioni a casa di un giovane di Afragola, indagato per la morte di Andrea Prospero, il giovane studente di Lanciano iscritto alla facoltà di informatica dell'Università di Perugia, trovato morto in un appartamento ma risiedeva in un ostello, dopo aver ingerito dei farmaci. (ilmattino.it)

Il principale indagato per istigazione al suicidio è Emiliano Volpe, 18enne romano ora agli arresti domiciliari, che scriveva con il soprannome "Valemno", dopodiché c'è Iacopo Ricciardi, il "pusher" di Afragola che ha venduto le 7 pasticche di ossicodone a Prospero per 170 euro e che utilizzava il soprannome "Marco". (Il Giornale d'Italia)

Una lista di nickname e indirizzi internet sono sul tavolo degli inquirenti che indagano sul caso di Andrea Prospero, lo studente universitario morto suicida a gennaio a Perugia. (Today.it)