Doppia affermazione del centro-sinistra. Boom astensionismo
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Doppia affermazione dei candidati del centro-sinistra allargato ed ennesimo boom dell’astensionismo. Le elezioni in Emilia-Romagna e Umbria del 17 e 18 novembre hanno fornito indicazioni molto nette. Tutto sommato prevedibili per quanto riguarda l’astensionismo e il risultato dell’Emilia-Romagna, dove è stato eletto presidente Michele De Pascale, per nulla scontate nel caso dei risultati dell’Umbria, dove si è affermata Stefania Proietti superando la “governatrice” uscente, Donatella Tesei, che nel 2019 aveva guidato il centro-destra al successo per la prima volta dopo cinquant’anni. (Servizio Informazione Religiosa)
Se ne è parlato anche su altri media
Qualcosa deve essersi inceppato in Umbria, se è vero che alla vigilia tutti, a cominciare da Giorgia Meloni, credevano fosse possibile strappare un'altra volta l'ex roccaforte rossa, riconsegnarla nelle mani della bis-candidata Donatella Tesei (ilmessaggero.it)
Ecco i risultati definitivi, partito per partito, Se per l'E-R era un risultato atteso, le previsioni sull'esito in Umbria erano molto incerte. (Fanpage.it)
In un gioco di cerchi concentrici che parte da una situazione mondiale segnata dalla catastrofe delle guerre, dell’ambiente impazzito, da una democrazia messa a dura prova nel fortino americano che dal secondo dopoguerra ha garantito la pace nell’Occidente e ora assiste allo sconcertante risiko di nomi che Donald Trump ed Elon Musk spostano con disinvoltura sul loro scacchiere, passa per un’Europa che non decolla e arriva in un’Italia segnata da un clima di tensione che si sperava archiviato, i risultati delle elezioni regionali di Emilia Romagna e Umbria appaiono come un puntino. (Avvenire)
Già alle recenti Europee si era manifestato un calo al 59%, in valori assoluti si è passati da 2.373.974 a 1.624.863 votanti, con una diminuzione di 749.111 voti espressi. Il risultato è un successo netto del campo largo che vince col 57,33% e soprattutto del Pd che raggiunge una percentuale elevata, passando dal 34,69% di Stefano Bonaccini nel 2020 al 41% di Michele De Pascale (Il Fatto Quotidiano)
Italia, il giorno dopo le elezioni regionali che hanno visto l’affermazione del centro sinistra sia in Emilia Romagna che in Umbria. La politica si interroga sulle possibili ricadute a livello nazionale. (TV2000)
Il Pd fa il pieno in Emilia-Romagna a scapito dei suoi alleati, FdI crolla in Umbria, in entrambe le regioni il M5s esce con le ossa rotte, bene Avs, stabili Fi e Lega. Il campo largo esce vittorioso anche se al suo interno bisognerà verificare cosa succederà dopo la tregua elettorale e dopo lo svolgimento dell'assise dei 5stelle. (Italia Oggi)