Tim, l'anomalia che imbarazza Consob
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Un blocco anomalo da un paio d'anni tiene in scacco le azioni di Tim e i suoi 242mila soci. Malgrado il balzo di ieri (+4% a 0,253 euro), il titolo della società staziona largamente sotto i valori che secondo gran parte degli analisti le renderebbero giustizia. Altrettanto misterioso è il fatto che, nonostante le numerose notizie positive che si sono alternate dal closing per la cessione della rete in poi, il grafico di Borsa della prima telco italiana somigli a un alternarsi perpetuo di strappi al rialzo e brusche correzioni senza apparenti motivazioni. (il Giornale)
Su altri media
Il titolo guadagna il 3,7% ed è il migliore del Ftse Mib spinto dalle indiscrezioni su Sparkle: la decisione finale potrebbe arrivare il prossimo 22 gennaio (FIRSTonline)
A sostenere il titolo le indiscrezioni riportate da alcuni media, secondo cui il cda della società di tlc deciderà sulla vendita di Sparkle prima della fine del mese. In particolare il 15 gennaio sarà esaminata l'offerta congiunta da 700 milioni di euro da parte del Tesoro e Asterion (che è vincolante fino al 27 gennaio); la decisione finale è attesa nella riunione del 22 gennaio. (Il Sole 24 ORE)
Nelle ultime ore, secondo quanto risulta al Messaggero, il presidente Alberta Figari avrebbe convocato un board straordinario per mercoledì 15, in vista della riunione, probabilmente deliberativa, di mercoledì 22. (ilmessaggero.it)
DAVIDE CAMPARI (5,96 eu, Long da 6 eu) +0,2%. (Websim)
In borsa guadagna il 4% e chiude a 0,25 euro. Il 12 febbraio il board varerà il nuovo piano industriale: focus sul dividendo (Milano Finanza)
Secondo quanto riportato nei giorni scorsi da Il Messaggero, il gruppo di telecomunicazioni intende stringere a gennaio per la cessione di Sparkle , la società delle telecomunicazioni internazionali, alla cordata costituita dal ministero dell'Economia e da Retelit per 700 milioni e sta ragionando, in vista del nuovo piano, sulla possibilità di separare le proprie attività dal punto di vista societario creando una newco che raccolga quelle consumer (circa 7 miliardi di ricavi) e un'altra che raccolga quelle della divisione enterprise (3 miliardi di ricavi). (Il Sole 24 ORE)