Campari, fatturato a 1,52 miliardi (+3,8%). Sugli aperitivi pesano clima e consumi

«Abbiamo registrato una solida performance nella prima metà dell'anno con un'accelerazione nel secondo trimestre, ancora una volta facendo meglio del mercato degli spirit». L’amministratore delegato Matteo Fantacchiotti ceo Matteo Fantacchiotti ha fatto il punto sui primi sei mesi dell’anno, chiusi con 1,52 miliardi di fatturato, in aumento del 3,8% (+4,5% includendo Courvoisier, non ancora consolidato interamente, i marchi di terzi in distribuzione e l'effetto cambio di -0,5%). (Corriere della Sera)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Il management ha precisato che la crescita organica delle vendite è stata pari al 3,8%, mentre l’effetto cambi è stato del -0,5%. Campari ha diffuso i dati finanziari del 1° semestre 2024, periodo chiuso con ricavi e redditività in miglioramento. (SoldiOnline.it)

Il colosso degli spiritz controllato dalla famiglia Garavoglia ha chiuso i primi sei mesi con vendite in rialzo a 1,52 miliardi | Campari in netto rosso dopo i conti. (Milano Finanza)

La società ha continuato a sovraperformare rispetto al settore, grazie alla forza dei suoi brand globali, con particolare enfasi sugli aperitivi e la tequila. L’incremento delle vendite, che ha visto un’accelerazione del 6,9% nel secondo trimestre, è stato trainato dai brand principali, tra cui Campari e Aperol, con performance particolarmente forti nelle Americhe e in Germania. (Beverfood.com)

Economia Campari, conti in crescita ma sotto le attese. In Borsa -2,8% (VeneziePost)

MILANO – Campari chiude il semestre con una performance che definisce “solida”, ma il mercato non pare convinto e il titolo (segui in diretta) sbanda a Piazza Affari: era già partito debole, per qualche minuto dopo i conti è risalito ma è poi tornato in profondo rosso. (la Repubblica)

Campari si tinge di rosso anche in borsa, in attesa dei conti del semestre in calendario per il 30 luglio 2024. Le azioni hanno chiuso in negativo del -2,8%, mandandolo il titolo dietro la lavagna tra i peggiori del del listino principale. (Milano Finanza)