Campari, noto produttore di bevande alcoliche, ha recentemente affrontato una giornata difficile in Borsa. Nonostante un aumento delle vendite nel primo semestre, il titolo ha chiuso in ribasso del 2,8%.
Nel primo semestre, Campari ha registrato vendite per 1,52 miliardi di euro, in aumento del 3,8% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Questo incremento è stato trainato da un'accelerazione del 6,9% tra aprile e giugno. Tuttavia, l'utile si è attestato poco sotto i 220 milioni, con un modesto aumento dell'1,3%.
I prodotti che hanno trainato le vendite sono stati Campari e Aperol, molto popolari nel mondo degli aperitivi. Le vendite nette di Campari sono aumentate del 4,5% nel primo semestre. Nonostante questo, il titolo in Borsa ha subito una flessione, toccando ribassi oltre il 3% per poi chiudere la seduta a -2,82%.
Diversi fattori hanno frenato la crescita dell'utile. Il meteo avverso in Europa ha pesato sugli aperitivi, mentre i costi dell'agave in rialzo hanno impattato sulla tequila Espolon. Inoltre, i debiti sono aumentati di 700 milioni, raggiungendo i 2,55 miliardi.
L'amministratore delegato Matteo Fantacchiotti ha commentato i risultati del primo semestre, sottolineando la solida performance dell'azienda e l'accelerazione nel secondo trimestre. Tuttavia, ha anche espresso preoccupazione per un possibile mix di vendite sfavorevole alla fine dell'anno.