E' morta Licia, moglie dell'anarchico Pinelli. Una vita spesa per far emergere la verità sul marito
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Aveva 96 anni Licia Pinelli e per una vita ha lottato per affermare la verità sulla morte del marito Giuseppe, l'anarchico morto a 41 anni nella notte tra il 15 e il 16 dicembre 1969 precipitando da una finestra della questura di Milano. L'uomo era stato ingiustamente accusato della strage di Piazza Fontana. Pinelli era nata nel 1928 a Senigallia (Ancona) ma si era trasferita quando aveva due anni a Milano dove ha sempre vissuto. (Tiscali Notizie)
La notizia riportata su altre testate
«Cara Licia quanto ti abbiamo voluto bene - aggiungono gli amici dell'associazione partigiani -. (Corriere Milano)
Una donna che ha speso la metà della sua vita per difendere la memoria del marito”. “Aveva espresso il desiderio di morire nella sua casa – spiega – e noi lo abbiamo rispettato, standole vicino fino all’ultimo. (IL GIORNO)
Il silenzio senza lacrime e pieno di dignità di Licia Rognini Pinelli ha parlato ogni giorno, da quel 15 dicembre 1969 in cui morì, volando da una finestra … (Il Fatto Quotidiano)
Si celebreranno venerdì 15 novembre i funerali di Licia Pinelli, la vedova dell'anarchico Giuseppe "Pino", morta a Milano lunedì a 96 anni. Alle esequie parteciperà l'Anpi provinciale di Milano: lo ha detto il presidente Primo Minelli durante l'incontro organizzato al Teatro per l'80esimo anniversario di fondazione: "Ci saremo in massa e con le bandiere". (MilanoToday.it)
Di fronte ad una storia, come l’assassinio di Pinelli che che va oltre la storia stessa, per noi che in questi anni abbiamo sempre portato avanti la memoria storica e le campagne era non solo la storia del ’68, degli anni ’70, dei valori alternativi, ma un simbolo dell’ingiustizia e come tale questa storia assumeva un significato anche per denunciare le attuali ingiustizie del mondo. (Radio Onda d'Urto)
(Adnkronos) – “Nella Giornata del Ricordo dei Caduti militari e civili nelle missioni internazionali per la pace, il pensiero va a coloro che, animati da profondo senso del dovere, dedizione e coraggio, hanno donato la propria vita per l’Italia e per i valori della pace e della cooperazione internazionale”. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)