Stop gas russo, cosa cambia per l’Italia: le famiglie rischiano di pagare 300 euro in più

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ilmessaggero.it ESTERI

Il prezzo dell'energia torna a mettere paura agli italiani: nel 2025 luce e gas potrebbero costare alle famiglie quasi 300 euro in più. Lo stop al transito del gas russo attraverso l'Ucraina si somma al rialzo stagionale dei prezzi all'ingrosso dell'energia elettrica e alle tensioni geopolitiche che si registrano in alcune aree strategiche, tutti elementi che rischiano di far schizzare il costo delle bollette nei prossimi mesi. (ilmessaggero.it)

Ne parlano anche altri media

Con l’inizio dell’anno nuovo, la dimensione energetica della guerra in Ucraina compie un ulteriore salto di scala. (il manifesto)

Mosca affronta una riduzione di circa 5 miliardi di dollari annui e una crescente difficoltà nel compensare la perdita del mercato europeo. Con l’interruzione definitiva del transito del gas verso l’Europa, l’Ucraina segna una svolta drastica nelle relazioni energetiche con la Russia, causando perdite economiche significative. (ilmessaggero.it)

Gli accordi per il trasporto di gas russo in Europa attraverso l’Ucraina erano uno dei pochissimi concreti casi di collaborazione tra Mosca e Kiev che avevano resistito alla guerra. Nonostante il conflitto, ogni giorno anche quest’anno circa 40 milioni di metri cubi di gas naturale proveniente dai giacimenti siberiani sono stati pompati nella rete ucraina dalla stazione della città russa di Sudzha (da quattro mesi sotto il controllo delle truppe ucraine), per essere poi distribuiti tra Slovacchia, Austria, Ungheria, Repubblica Ceca e Italia, con una discreta quantità di metano che veniva poi rivenduta alla stessa Ucraina. (Avvenire)

Gas russo, forniture all'Europa interrotte: "Tagliati riscaldamento e acqua calda", chi è la prima "vittima"

Il rubinetto è stato chiuso ieri “alle 8 ora di Mosca”. “A causa d… (la Repubblica)

Lo scrive la Commissione europea nelle conclusioni della sua valutazione sullo stop del contratto tra Kiev e Mosca, indicando le rotte alternative di approvvigionamento "per portare i volumi necessari" in Europa attraverso i "quattro principali percorsi di diversificazione, con volumi provenienti principalmente dai terminali Gnl in Germania, Grecia, Italia e Polonia ma forse anche dalla Turchia". (Teleborsa)

Il portavoce Daniel Voda su Telegram ha scritto che "la regione sta attraversando una situazione difficile" dopo che il fornitore locale Tiraspoltransgaz "ha interrotto la fornitura di gas naturale e riscaldamento, colpendo località e istituzioni pubbliche". (Liberoquotidiano.it)