Meloni difende la manovra: sulla sanità fondi record dopo gestioni allegre

Meloni difende la manovra: sulla sanità fondi record dopo gestioni allegre
Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
Agenzia askanews SALUTE

Bruxelles, 16 ott. – Giorgia Meloni ‘sfrutta’ una pausa dei lavori del summit Ue-Paesi del Golfo a Bruxelles per parlare con i giornalisti e difendere la manovra – di cui si dice “orgogliosa” – in particolare dopo le critiche avanzate dai medici, insoddisfatti per i fondi destinati alla sanità.Secondo la Federazione Cimo-Fesmed, “soltanto 900 milioni circa sarebbero disponibili per la sanità nel 2025, oltre al miliardo previsto dalla legge di bilancio dello scorso anno, rimandando dunque al 2026 la disponibilità di quasi 3 miliardi”. (Agenzia askanews)

Su altri giornali

Secondo quanto annunciato dal Ministro Giorgetti in occasione della conferenza stampa del Consiglio dei Ministri, presso Palazzo Chigi, nella manovra del Governo quella della sanità sarà una delle poche voci a vedere un aumento. (Corriere TV)

Lo stanziamento per il rafforzamento del sistema sanitario, previsto dalla nuova manovra di bilancio, ammonta a circa 860 milioni nel 2025 e 3,18 miliardi nel 2026. E’ quanto si evince dalle tabelle del Dpb inviato a Bruxelles (LAPRESSE)

Come prima cosa, va sottolineato che il testo ufficiale del disegno di Bilancio approvato dal Consiglio dei ministri non è ancora disponibile. Il suo contenuto è stato riassunto dal governo in un comunicato stampa (Pagella Politica)

Gioco di prestigio sulle banche. Meloni: «Non sono nemiche»

Così si butta a mare la cosa più preziosa che abbiamo: il nostro Servizio Sanitario Nazionale". Così Roberto Speranza del Pd sui social. (Civonline)

Mai successo". "Dica la verità il ministro Schillaci: non 3,7 miliardi per il 2025, ma soltanto 900 milioni per la sanità pubblica. (Civonline)

«Orgogliosa e soddisfatta per una manovra seria e di buon senso»: così si proclama da Bruxelles Giorgia Meloni commentando la legge di bilancio da 30 e non 25 miliardi approvata dal consiglio dei ministri martedì sera, ma non ancora messa giù nero su bianco. (il manifesto)