Khelif: “Sono nata donna”. E dopo l’oro lancia un solo messaggio

Khelif: “Sono nata donna”. E dopo l’oro lancia un solo messaggio
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Tuttosport SPORT

"Mi sono qualificata a pieno diritto per partecipare a questi Giochi. Sono una donna come tutte le altre. Sono nata donna. Ho vissuto come donna. Ho gareggiato come donna, e su questo non ci sono dubbi". Imane Khelif è la nuova campionessa olimpica di pugilato e nonostante gli attacchi subiti non ha parole di odio. L'atleta algerina, parlando alla BBC, ha detto che con il suo oro ha mandato un "unico messaggio": che la sua "dignità e il suo onore sono al di sopra di ogni altra cosa". (Tuttosport)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Vedi anche parigi 2024 Boxe, Khelif esulta: "Dai sogni alla realtà, orgogliosa per il mio Paese" Il legale ha aggiunto di aver "depositato oggi una denuncia per fatti di cybermolestie aggravate alla procura incaricata della lotta contro l'incitamento all'odio on line presso la procura di Parigi". (Sport Mediaset)

IL PRIMO INCONTRO CON LA PUGILE ITALIANA Nonostante il successo sportivo, la vittoria di Khelif non è stata esente da controversie. Subito dopo il suo trionfo, sono emerse polemiche riguardanti il suo genere, amplificate dai media e dai social network. (La Provincia di Cremona e Crema)

Finale azzurra anche nel Pentathlon con Elena Micheli e Alice Sotero. Oggi si chiudono i Giochi di Parigi. (ilmattino.it)

Nella difesa di Khelif anche tesi antisemite. Non una novità di Parigi 2024

Lo ha annunciato l'avvocato della Khelif, Nabil Boudi. «Appena premiata con la medaglia d'oro, la pugilatrice ha deciso di avviare una nuova battaglia - ha scritto l'avvocato in un comunicato - quella della giustizia, della dignità e dell'onore». (L'Unione Sarda.it)

Intanto pure Lin Yu-ting (Taiwan) stravince nella sua categoria.«È una questione di giustizia: le donne devono poter prendere parte alle gare femm... (La Verità)

La controversia sull’identità di genere di Imane Khelif ha dominato le discussioni olimpiche, ma pochi si aspettavano che Israele fosse coinvolto nella questione. Il direttore sportivo del Comitato Olimpico algerino Yacine Arab ha accusato una “lobby sionista di voler distruggere” la pugile dal mistero sotto la cintura. (Nicola Porro)