Milan, Furlani traccia gli obiettivi: "Raggiungiamo la qualificazione in Champions, è redditizia sul piano dei ricavi"
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Giorgio Furlani, ad del Milan, ha parlato nel documento della Harvard Business School: "Il nostro obiettivo è diventato quello di fermare le perdite, di vivere con i nostri mezzi. Innanzitutto, dovevamo concentrarci sul miglioramento delle nostre prestazioni in campo. Sapevamo che se non avessimo vinto più partite i tifosi avrebbero smesso di venire e non avremmo avuto accesso ai ricavi derivanti dalle competizioni europee. (Tutto Juve)
Su altre fonti
La prestigiosa Harvard Business School ha pubblicato un documento di 24 pagine in cui analizza il caso AC Milan, di cui Giorgio Furlani, alumnus dell'ateneo americano, è l'amministratore delegato. Un testo in cui si analizza il progetto del club dall'arrivo di Gerry Cardinale e in cui diversi protagonisti di proprietà e società hanno preso la parola per esprimere il proprio punto di vista. (Milan News)
Furlani sul suo ruolo: "Ho riflettuto sull’opportunità: cosa rimpiangerei sul mio letto di morte? Non aver sfruttato questa opportunità di guidare il club di cui sono tifoso? Lo rifarei" Giorgio Furlani, amministratore delegato del Milan, si è così espresso nel documento redatto dalla Harvard Business School sul Milan. (Milan News)
La giornata rossonera è stata caratterizzata ieri dal documento tradotto da MilanNews.it prodotto dalla Harvard Business School, nota università statunitense di economia. Si tratta di un case study dedicato all'AC Milan, nel quale sono inserite diverse dichiarazioni (risalenti alla scorsa primavera, ma pubblicamente ufficialmente solo l'11 dicembre) dei protagonisti di via Aldo Rossi. (Milan News)
Cardinale: "Stiamo competendo con club di campionati più ricchi e non possiamo permetterci di pagare i giocatori quanto li pagano loro" (Milan News)
Gerry Cardinale, patron del Milan, ha parlato del business applicato al calcio nel documento di Harvard Business School: "Vincere campionati è ovviamente un obiettivo importante. (Tutto Juve)
“Potremmo ristrutturare significativamente il nostro stadio esistente o costruirne uno nuovo che rifletta lo status attuale di questi club come società di intrattenimento per eventi dal vivo. Ma costruire stadi in Italia è una sfida - l’ultimo stadio costruito in Italia è del 2011 e aveva 40.000 posti. (Il Milanista)