La crisi del settore automobilistico europeo: cause, effetti e prospettive con l’elezione di Trump
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Il settore automobilistico europeo sta attraversando una crisi significativa, influenzata da una serie di fattori economici, politici e tecnologici. Con l’elezione di Donald Trump come 47° Presidente degli Stati Uniti, emergono nuove sfide legate ai possibili dazi sulle importazioni europee. CAUSE DELLA CRISI Pandemia di COVID-19 La pandemia ha avuto un impatto devastante sull’industria automobilistica, con interruzioni nella catena di approvvigionamento, chiusure temporanee delle fabbriche e un calo della domanda. (Word2Invest)
Se ne è parlato anche su altre testate
PUBBLICITÀ Oltre alla Germania, all'Irlanda e all'Italia, un'eventuale tariffa del 10% su tutti i beni dell'Ue esportati negli Stati Uniti colpirebbe in modo significativo anche altri Paesi del blocco (Euronews Italiano)
La presidenza di Donald Trump potrebbe essere un bene per Elon Musk, che grazie al suo sostegno alla candidatura ha fatto schizzare alle stelle le azioni di Tesla. Il motivo è che il tycoon americano potrebbe applicare dazi alle auto europee esportate negli Stati Uniti, un mercato fondamentale per molti produttori. (ClubAlfa.it)
Durante la sua campagna elettorale, il neo presidente non ha mai fatto mistero di voler aumentare i dazi sulle importazioni estere negli Usa (il 10-20%) ma soprattutto ha “minacciato” una tassa del 60% su tutte le merci provenienti dalla Cina agli Stati Uniti (InMoto)
Una minaccia che pende come una spada di Damocle sul Vecchio Continente. Con l’elezione di Donald Trump a 47esimo presidente degli Stati Uniti, torna l'incubo dei dazi e delle guerre commerciali. (AGI - Agenzia Italia)
In generale è attesa un'erosione del PIL europeo fino all'1,5% o circa 260 miliardi di euro. Gli analisti mettono in guardia dai tagli dei tassi della Banca centrale europea, dalla debolezza dell'euro e dal rischio di recessio… (La Stampa)
L’esperienza elvetica mostra che è una prova che si può superare, anche perché contemporaneamente provocherebbe un rialzo del dollaro. A mio parere vi è più di un motivo per dubitarne. (Corriere del Ticino)