Il sindaco di Livorno sul caso Lenzi: “Amarezza e dispiacere, ma i miei valori e quelli del mio programma di governo non possono essere messi in discussione”

Il sindaco di Livorno sul caso Lenzi: “Amarezza e dispiacere, ma i miei valori e quelli del mio programma di governo non possono essere messi in discussione”
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Nelle 75 pagine del mio programma di governo, piene di idee e prospettive per la città, ce ne una che ritengo fondamentale e imprescindibile, per me e per la visione futura di Livorno, è la pagina 10 dove parliamo dei valori che sono la nostra cifra. Li dentro ci sono delle parole in neretto “istruzione e sanità pubblica, società plurale, libera e libertaria, lavoro e diritto alla casa, diritti civili, inclusione, antifascismo, uguaglianza ed equità, rispetto della diversità, cooperazione e integrazione”. (La Repubblica Firenze.it)

Se ne è parlato anche su altri media

Anzi, era, perché nel pomeriggio del 10 ottobre, dopo ore di polemiche, ha rassegnato al sindaco Luca Salvetti, che le ha accettate, le proprie dimissioni. Scrittore (da un suo romanzo è stato tratto il film di Paolo Virzì Tutti i santi giorni), musicista (voce solista dei Virginiana Miller), studi di Filosofia all’università di Pisa senza conseguire la laurea, è anche conosciuto per il suoi tweet al veleno. (Corriere della Sera)

Nell'ultimo, del 30 agosto, Lenzi commenta l'opera "Woman" dell'artista Jade Guanaro Kuriki-Olivo esposta alla Biennale di Venezia: "Ci tengono a farci sapere che la donna quintessenziale ha la minchia. (Today.it)

Si tratta di una vicenda minore, forse; ma è indicativa dei tempi e della confusione, anche a sinistra. Intanto l'epilogo: l'assessore alla Cultura a Livorno, Simone Lenzi, si è dimesso e il sindaco della città Luca Salvetti - rieletto a giugno - le ha accettate. (la Repubblica)

BL: 'Dimissione Lenzi, soddisfazione politica, opportunità per la cultura'

Ci scherza su, facendo il verso al protagonista della bufera politica che ha scosso il Comune di Livorno per tutta la giornata di giovedì 10 ottobre, il direttore del Fatto quotidiano, Marco Travaglio. (Corriere Fiorentino)

Alla Biennale di Venezia ci tengono a farci sapere che la donna quintessenziale ha la minchia. E no, non è che siamo borghesi scandalizzati. (gonews)

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