Matteo Berrettini: «Ho pensato al ritiro, soffrivo troppo. Sinner? Il migliore al mondo, ma anche il più umile»

Matteo Berrettini: «Ho pensato al ritiro, soffrivo troppo. Sinner? Il migliore al mondo, ma anche il più umile»
Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
ilmessaggero.it SPORT

Matteo Berrettini è stato protagonista con Jannik Sinner del secondo trionfo consecutivo di Davis. Tre anni fa il romano era in finale a Wimbledon, due anni fa era 6 del mondo, un anno fa era solo tifoso a Malaga, infortunato, da marzo è risalito al 35 ATP. Matteo, se potesse mandare un messaggio al Matteo del 2023 che cosa gli direbbe? «Gli direi di non mollare. Allora era stato bello ma anche surreale, mi ero anche chiesto: "Ma perché sono qui?". (ilmessaggero.it)

Ne parlano anche altri giornali

L’immagine di Jannik Sinner che guarda Matteo Berrettini alzare la Coppa Davis 2024 racchiude un anno di emozioni e promesse mantenute. “Non disse l’anno prossimo, disse prima o poi, ma siamo così competitivi che abbiamo deciso di vincerla subito. (LiveTennis.it)

Ma la vittoria non è stata firmata solo da loro due. Se Jannik Sinner è stato la certezza, Matteo Berrettini ha dato il suo pesante contributo per il successo dell'Italtennis in Coppa Davis pur avendo iniziato le Finals di Malaga in panchina. (Sport Mediaset)

Matteo, se potesse mandare un messaggio al Matteo del 2023 che cosa gli direbbe? «Gli direi di non mollare. Matteo Berrettini è stato protagonista con Jannik Sinner del secondo trionfo consecutivo di Davis. (ilmattino.it)

Tennis, Matteo Berrettini: «Soffrivo troppo e ho pensato al ritiro. Jannik Sinner? Il migliore al mondo, ma è anche il più umile»

Una vittoria così speciale ed emozionante per rilanciare tutte le sue ambizioni nel circuito, dopo anni complicati e pieni di infortuni e sfortuna. (Tennis World Italia)

Cinque minuti pieni di emozioni, amicizia, rispetto e complicità. Al microfono di Lucrezia Marziale sono intervenuti Matteo Berrettini e Jannik Sinner. (SPORTinMEDIA)

Allora era stato bello ma anche surreale, mi ero anche chiesto: "Ma perché sono qui?". Tre anni fa il romano era in finale a Wimbledon, due anni fa era 6 del mondo, un anno fa era solo tifoso a Malaga, infortunato, da marzo è risalito al 35 ATP. (ilgazzettino.it)