Risse, droga e trap: una notte con le baby gang di Treviso

Risse, droga e trap: una notte con le baby gang di Treviso
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Il Nord Est INTERNO

Una notte con i giovani delle risse di Treviso, nel giorno in cui sempre più spesso succedono disordini: il sabato. “Dite che siamo baby gang ma sono cazzate. Qua la violenza scatta anche solo per un’occhiata fuori posto”. Ecco dove nasce il frutto avvelenato che ha portato alla morte di Francesco Favaretto, tra disagio, droga, sesso in strada e violenze. Il video reportage di Elia Cavarzan e Enrico Ferro (Il Nord Est)

La notizia riportata su altri media

Per i due, un 18enne e un 19enne, è stata confermata la detenzione in carcere, mentre per il terzo arrestato, un minorenne, le decisioni sono rimandate agli organi giudiziari competenti di Venezia. (Oggi Treviso)

Monica non si dà pace e dopo 11 giorni trascorsi ad accarezzare e baciare suo figlio in terapia intensiva, si è dovuta rassegnare. Prima picchiato, poi accoltellato e infine sgozzat… (la Repubblica)

E che, da quando i cantieri per riqualificare l’ingresso alla ferrovia e l’area attorno alla palla di Benetton hanno ripreso a lavorare a tempo pieno, si sono spostati in piazza Pio X, via Castelmenardo, via Collalto, zone ricche di stradine piccole, ricche di portici e angoli bui. (ilgazzettino.it)

Interrogatorio per due degli accusati. La difesa di Ozuna: «Sono sconvolto, non c’entro nulla»

Ha pregato ogni giorno affinché suo figlio si svegliasse da quell’incubo, senza mai esprimere odio nei confronti di chi l’ha ucciso, ma quel momento non è arrivato: Francesco è morto ieri mattina dopo oltre dieci giorni di ricovero in area critica al Ca’Foncello di Treviso, senza poterla salutare. (ilgazzettino.it)

L’aggressione, questa la ricostruzione degli inquirenti, sarebbe avvenuta per rapinare la vittima dell’hashish di cui era in possesso e ha coinvolto una decina di giovani. Ieri la polizia aveva arrestato tre componenti il branco, tra cui un minore di 14 anni. (Il Fatto Quotidiano)

«Il ragazzo è sconvolto e fornisce una versione diversa, dall’accusa di aver partecipato all’omicidio». Così l’avvocato Alessandra Rech, difensore di Angelo Riccardo Ozuna, indagato insieme ad altri due ragazzi per l’omicidio di Francesco Favaretto, al termine dell’interrogatorio del giudice per le indagini preliminari Carlo Isidoro Colombo. (Tribuna di Treviso)