Unifil in Libano. Tenenti (Onu): "Clima teso, ma è importante restare per la popolazione locale"
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La regione di Shama, nel sud del Libano, resta un campo minato non solo metaforicamente. Otto i razzi lanciati da Hezbollah che, nella giornata di ieri, hanno colpito la base italiana del contingente Unifil. Fortunatamente, nessun ferito grave tra i i soldati italiani, ma l'attacco rivela una tensione crescente (Secolo d'Italia)
Ne parlano anche altre fonti
I razzi hanno impattato su alcune aree all'aperto e sul magazzino ricambi della base dove non era presente alcun soldato. Non si registrano feriti. (ilmessaggero.it)
Il ministro della Difesa Guido Crosetto, inizialmente orientato a indicare Israele come responsabile, ha successivamente chiarito che i razzi erano di provenienza Hezbollah. “È un’azione inammissibile contro chi lavora per la pace”, ha dichiarato il ministro degli esteri Antonio Tajani. (RSI Radiotelevisione svizzera)
L'esercito israeliano, in precedenza colpevole dei raid sulle basi italiane Unifil, ha detto questa volta di non c'entrare nulla e che sarebbero stati gli Hezbollah. Otto razzi da 107 millimetri hanno colpito il quartiere generale del contingente italiano e del settore Ovest di Unifil a Shama, nel sud del Libano (Il Giornale d'Italia)
Medio Oriente, ancora razzi contro Unifil. Militari italiani in ospedale Medio Oriente. Razzi contro l’Unifil, di nuovo, con militari italiani finiti in ospedale. Tavolo di tregua aperto intorno al sì condizionato di Hezbollah e Libano alla proposta degli Stati Uniti per un cessate il fuoco. (TV2000)
Le forze di pace dell'Unifil sono finite di nuovo sotto tiro nel Libano meridionale in tre distinti incidenti in giornata, con quattro caschi blu ghanesi rimasti feriti. Stavolta però a colpire non sono state le truppe di Israele bensì i razzi di Hezbollah (La Stampa)
Oggi si tiene una riunione a porte chiuse del Consiglio di sicurezza Onu sul Libano. Ci sono spiragli per una tregua in Libano. (Sky Tg24 )