Crollo Scampia, occupata la facoltà di Medicina dell’Università

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TERRANOSTRA | NEWS INTERNO

Visite Gli abitanti della Vela Celeste a Scampia hanno abbandonato il tendone che è stato allestito dalla Protezione Civile e si sono diretti in massa verso l’Università Federico II di Napoli. Una trentina di sfollati, invece, è ancora sotto la tenda in attesa di notizie dalla riunione in prefettura dove verrà deciso e comunicato se e quanti cittadini potranno tornare nelle loro case nella Vela Celeste e chi invece andrà a dormire in altre strutture a partire dalle palestre di alcune scuole di Napoli. (TERRANOSTRA | NEWS)

Su altre fonti

A morire un uomo di 29 anni e una donna di 35, nipote e zia. Probabilmente i due hanno perso la vita per salvare le bambine che erano con loro. (Tecnica della Scuola)

“Siamo cinematografici ma abbandonati. Senza più lacrime, così non si può”, scrive il rapper napoletano su Instagram postando la foto di una donna disperata sopravvissuta alla tragedia. (CremonaOggi)

"Le vele di Scampia andrebbero semplicemente distrutte e bisognerebbe lavorare insieme per chiedere all'Europa fondi per un'edilizia popolare sostenibile e non ghettizzante com'è stata quella prodotta a Napoli, a Palermo, a Roma e in tante altre città italiane. (Today.it)

Crollo Scampia, il dolore di Geolier: "Abbandonati e senza più lacrime"

La tensione a Scampia dopo il crollo di ieri notte alla Vela Celeste, la morte di due persone e il ferimento di altre, una parte dei quali bambini (2 sono gravi), sta salendo in maniera preoccupante. Occupata la sede dell'Università Federico II di Napoli, Scienze infermieristiche: circa 150 persone sono entrate nella struttura e non vogliono muoversi finquando non sarà chiarito dove dormiranno stanotte. (Fanpage.it)

La capsula per il suicidio "Sarco" sarà utilizzata per la prima volta al mondo in Svizzera. Questo è ciò che vorrebbero i sui inventori. Tuttavia, le autorità cantonali oppongono resistenza. E la "Tesla dell'eutanasia" non piace nemmeno alle organizzazioni per il suicidio assistito. (Prima Pagina - SWI swissinfo.ch)

"Parliamo di bambini e nuclei familiari che vivono già in condizioni sociali, economiche e culturali che rappresentano di per sé un fattore di rischio e che oggi si trovano a dover combattere con un vissuto traumatico e con il lutto. (Tiscali Notizie)