Cosenza, Siulp "agenti vittime di campagne denigratorie e commenti diffamanti. Fiducia nella Magistratura"

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Advertisement COSENZA – In merito a quanto accaduto sabato pomeriggio su via degli Stadi, con il fermo del giornalista Gabriele Carchidi da parte degli agenti della Squadra Volante di Cosenza, si registra la presa di posizione del Siulp che, oltre ad esprimere solidarietà agli agenti coinvolti nella vicenda (e finita sulle cronache nazionali), con una nota stigmatizza quella che viene definita una denigratoria campagna stampa su alcune testate giornalistiche, censurando i commenti diffamatori sui social network di quanti hanno commentato la vicenda. (Quotidiano online)

Se ne è parlato anche su altri media

COSENZA – «Non ho inteso esibire i documenti ai poliziotti perché, quando mi hanno fermato, non stavo facendo nulla che potesse ingenerare sospetti. Stavo facendo semplicemente jogging e stavo raggiungendo il vicino campo scuola del Coni». (Quotidiano online)

Scaraventato a terra, costretto a inginocchiarsi, ammanettato, portato in questura e trattenuto per un intero pomeriggio. Sabato pomeriggio stava andando in redazione quando una volante della polizia lo ha fermato mentre percorreva a piedi il lungo viale che collega il quartiere in cui abita, contrada Andreotta, al centro di Cosenza (il manifesto)

Giornalista fermato a Cosenza, la Questura: «Da Carchidi posizione ostile, seguite procedure standard» «Non riscontra alcuna sproporzione di forza?», gli è stato chiesto. Così il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, rispondendo a margine della sua visita al villaggio “Agricoltura È” in merito al caso del giornalista Gabriele Carchidi fermato a Cosenza. (LaC news24)

"Non ho inteso esibire i documenti ai poliziotti perché, quando mi hanno fermato, non stavo facendo nulla che potesse ingenerare sospetti. Stavo facendo semplicemente jogging e stavo raggiungendo il vicino campo scuola del Coni". (Gazzetta di Parma)

Il giornalista ha anche pubblicato un video, diventato subito virale.Carchidi afferma di essersi rifiutati di esibire i documenti in un controllo di polizia mentre si trovava a piedi nel quartiere San Vito della città. (Corriere TV)

Gabriele Carchidi, direttore del portale «Lacchitè», è stato fermato sabato scorso. Ora Avs chiede spiegazioni: «Deriva autoritaria con la destra al governo» (Open)