Pino Daniele, l'omaggio di Napoli al cantautore: il programma del 4 e 5 gennaio

Pino Daniele, l'omaggio di Napoli al cantautore: il programma del 4 e 5 gennaio
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Pino Daniele e Napoli, un legame indissolubile, un amore eterno che unisce la città al cantautore. Il Comune di Napoli si prerara il 4 e il 5 gennaio, con lo slogan “Le strade di Pino”, ad omaggiarlo a dieci anni dalla sua scomparsa. Di seguito le iniziative in programma. (ilmattino.it)

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Un’occasione in più per celebrarne l’eredità musicale e l’indissolubile legame con la città. «Pino Daniele - dice il sindaco Gaetano Manfredi - è stato per Napoli un faro, un punto di riferimento per diverse generazioni, un innovatore capace di contaminare i generi e i linguaggi: la sua arte è eterna». (La Repubblica)

"Ci manca molto, ma dieci anni dopo la sua scomparsa, Pino è di nuovo in testa alle classifiche con il singolo Again", ricorda Zurzolo, fratello di Rino, scomparso otto anni fa, amico e bassista del "Mascalzone latino". (La Repubblica)

Un tour nei vicoli, nelle strade e nelle piazze che hanno visto il giovane Pino muovere i suoi primi passi nella musica. Occasioni inedite per ricordare il grande artista, riviverne i luoghi della giovinezza, scoprire aneddoti e racconti; perché, proprio come cantava Pino nel suo album di esordio, “Terra Mia”, Napule è ‘na camminata, int’e viche mmiez’all’ate. (Corriere della Sera)

Nel libro “Con Pino”, il racconto di un artista attraverso i suoi dischi

Per i dieci anni dalla scomparsa di Pino Daniele, cantante, cantautore e musicista ritenuto di indiscusso ed elevato livello artistico, Radio Techete’ lo vuole ricordare con una giornata a lui dedicata, mandando in onda tre speciali, sabato 4 gennaio 2025. (Rai Storia)

Leggi tutta la notizia (Virgilio)

Vale per quelli pop-elettronici, che semmai entravano in classifica agevolmente nell’arco temporale degli anni Novanta-Duemila, sostenuti da una serie di videoclip, e vale per quelli che conservano un precipitato africano, brasiliano, mediterraneo, folk/jazzoide e blues/funk/rock che riconducono immediatamente al primo full della sua discografia: alias, l’esordio di “Terra mia” (1977); il bis con l’omonimo “Pino Daniele” (1979), per intenderci quello di “Je so’ pazzo” e “Chillo è nu buono guaglione”, “Donna Cuncetta” e “Chi tene ‘o mare”; o il terzo – bestseller – “Nero a metà” (1980), da poco ripubblicato grazie a una iniziativa lodevole della Universal music Italia che ha rimasterizzato i vinili d’epoca con la maestria di Pino Pischetola e la complicità tecnica di Alessandro Di Guglielmo grazie ai quali adesso quel supporto è nuovamente in circolazione nei negozi, a tiratura limitata e numerata, con un formato vinile di 180 grammi che replica per scelta l’artwork originale con bauletto cartonato sigillato. (La Repubblica)