Psicodramma Capodanno, il compagno Mahmood sta con Tony Effe: diserta il concerto dei veleni di Gualtieri

Psicodramma Capodanno, il compagno Mahmood sta con Tony Effe: diserta il concerto dei veleni di Gualtieri
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Un pasticcio tutto interno alla sinistra: e la figuraccia diventa macroscopica con Mamhood che sbugiarda Gualtieri e l'evento canoro della fine dell'anno diventa una figuraccia socio-mediatica. Tutti contro tutti: persino Mamhmood, il paladino della sinistra. L'aedo delle politiche dell'accoglienza e dell'ecumenismo rap-melodico si sfila. E il concerto romano di (Secolo d'Italia)

Se ne è parlato anche su altre testate

Così Mara Sattei su Instagram, anche lei dopo l'esclusione di Tony Effe lascia il Concerto di Capodanno di Roma. Era l'ultima cantante rimasta sul palco del Circo Massimo dopo l'esclusione di Tony Effe e l'autoesclusione polemica di Mahmood. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

"Questo è il regalo di Natale del Comune di Roma a Tony Effe". Francesco Baccini, intervistato dall'Adnkronos, sintetizza così la sua opinione sul 'caso' Tony Effe, dopo che la cancellazione dell'esibizione del rapper al Capodanno di Roma ha causato il ritiro anche del resto del cast annunciato, ovvero di Mahmood e Mara Sattei. (Adnkronos)

Se non è censura, cosa che il sindaco di Roma Roberto Gualtieri ha smentito con decisione, è di scuro un passo falso, che rischia di lasciare la Capitale senza party di Capodanno, a meno che il primo cittadino non decida di esibirsi con la sua chitarra. (Avvenire)

Lo star system sbraita per Tony Effe. Dove eravate per Povia?

Non accenna a sgonfiarsi il caso mediatico che è nato intorno al concerto di Capodanno organizzato dal Comune di Roma, dopo la decisione di ritirare l'invito a Tony Effe incolpato di cantare testi troppo misogini. (Today.it)

Continuano le nette prese di posizione degli artisti invitati al Concerto di Capodanno di Roma in seguito all'esclusione di Tony Effe. Continuano le nette prese di posizione degli artisti invitati al Concerto di Capodanno di Roma in seguito all'esclusione di Tony Effe (Golssip)

C’è da difendere la libertà di espressione, dicono. È una forma di censura, spiegano. (Nicola Porro)