La Francia tra Meloni e Starmer

Le tre crisi dell'Occidente, dell'Europa e della Francia si sono riunite nel G7 che si è tenuto a giugno sotto il sole della Puglia. Immagini crudeli delle delegazioni al loro arrivo. Giorgia Meloni, vestita tutta di luce, accoglie con il sorriso i costumi scuri e i volti grigi dei suoi ospiti. Sfidato dai democratici, conteso dalla Cina, attaccato dall’islamismo, contestato dal Sud del mondo, scosso dal populismo, l’Occidente ha marciato con passi esitanti, rivelando sgomento collettivo e debolezze nazionali. (Corriere della Sera)

Se ne è parlato anche su altre testate

Dal logorio di una vittoria «dimezzata» alla tentazione presidenziale dei «poteri eccezionali». Dal governo tecnico all'italiana fino al vuoto istituzionale di un Eliseo abbandonato da un Emmanuel Macron dimissionario. (il Giornale)

In Francia non si vota su questo, nonostante le apparenze. Occhio allo spread italiano, che già balla, ai risparmi delle famiglie, al debito e alle procedure di violazione delle regole finanziarie che l’Europa ha puntualmente avviato dopo il voto. (L'Eco di Bergamo)

Il commento di Liturri sul panico che si sta scatenando tra i grandi capitalisti francesi a causa delle elezioni legislative Non si può non guardare a Parigi in questo prossimo fine settimana. (Start Magazine)

Su Politico si scrive che alla fine la Francia potrebbe seguire l’esempio dell’Italia del 2011 con un esecutivo tipo governo Monti composto da tecnici ed esperti. (Tempi.it)

'I primi tre paesi per aumento del debito sono, nell’ordine, la Francia (che ha fatto registrare un aumento dell’indebitamento pari a 715 Il debito francese e tedesco è cresciuto più di quello italiano negli ultimi 4 anni. (Adnkronos)

Nel governo e soprattutto nel ministero dell’Economia, sono almeno due le opzioni discusse in modo più o meno sommerso. (Corriere della Sera)